Dài che ci siamo, “i numeri sono brutti, ma siamo fuori dal baratro” (detto ieri da Squinzi presidente di Cnfindustria), ancora un piccolo sforzo e la ripresa…
I dati sono purtroppo tutt’altri. Ad aprile 2014 l’occupazione nelle grandi imprese al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig) segna una flessione dello 0,1% rispetto a marzo. Al netto dei dipendenti in Cig, si registra una variazione nulla.
Se i dati mese dopo mese appaino poco significativi, ecco che le variazioni annuali aiutano a comprendere meglio. Nel confronto con aprile 2013 l’occupazione nelle grandi imprese diminuisce dell’1,0% al lordo della Cig e dello 0,6% al netto dei dipendenti in Cig. E di cig in giro ce n’è davvero tanta…
E non è finita qui perché il numero di ore lavorate per dipendente diminuisce, rispetto ad aprile 2013, dell’1,8%. Il che significa che c’è ancora troppa “capacità produttiva inutilizzata”. Quindi ulteriori diinuzioni dell’occupazione in questa fascia di imprese è più che plausibile.
E certo tutto ciò non può derivare dall'”alto costo del lavoro”. Speiga l’Istat che ad aprile la retribuzione lorda per ora lavorata registra una diminuzione dell’1,0% rispetto al mese precedente. In termini tendenziali l’indice grezzo diminuisce dello 0,6%. Rispetto ad aprile 2013 la retribuzione lorda e il costo del lavoro per dipendente.
Meno occupati, con un salario più basso. Ma “il paese non risponde alle cure”, come diceva sempre ieri Squinzi. Si vede che “le cure” sono totalmente sbagliate…
Il rapporto completo dell’Istat:
Le serie storiche: serie_storiche_GI_1-4-2014.xls147 KB
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