Ore 20. Senza paracadute della Bce, le borse europee alla fine hanno avuto una giornata di tregenda. Milano la peggiore, ha perso il 5,17%, Madrid a ruota col +4,56: ma sono andate malissimo anche Parigi (-3,874) e Francoforte (-3,56). Si è difesa meglio Londra (fuori dall’eurozona), che ha lasciato sul terreno quasi il -2%. New York, che ha aperto alle 15.30, ora europea, sta perdendo l’1,6%.
Ore 11. Lievissimo recupero dopo il tonfo inziale. Al momento le perdite sui mercati azionari europei si aggirano intorno al 3%. Sul fronte dei titoli di stato, invece, l’intervento massiccio della Bce limite la corsa degli spread intorno ai 20 punti vero l’alto.
Volevate fare i duri? Eccovelo qui il gioco duro. In pochi minuti tutte le piazze finanziarie d’Europa hanno prodooto perdite superiori a quelle attese.
Il Ftse MIb di Milano lascia sul terreno il 4,5%, esattamente comeil Dax di Francoforte, l’Ibex35 di Madrid e il Cac40 di Parigi (centesimo più, centesimo meno). Anche Londra ci rimette oltre il 2%, anche se meno coinvolta direttamente nelle dinamiche finanziaire Ue (la Gran Bretagna è anche fuori dall’euro). Tutte alle prese con la fuga di capitali dai mercati europei dopo la certificazione fattuale che l’Unione Europea è guidata da incompetenti presuntuosi quanto prepotenti, con regole inventate e inadatte persino in tempi di crescita impetuosa, figuriamoci al settimo anno di crisi conclamata.
Non che sappiano dove andare in cerca di porti più sicuri. Ma una cosa è certa, per chi possieda grandi fortune finaziarie o monetarie: L’Europa non è un posto dove restare, per il momento.
E’ esplosa la bolla speculativa alimentata da anni di bassi tassi di interesse e dall’inizio del quantitative easing della Bce? E’ preso per dirlo, ma le premesse ci sono.
Dinamica leggermente diversa sul mercato dei titoli di Stato, dove all’esplosione degli spread nei confornti dei titoli tedeschi (+40 punti per i Btp italiani in soli 10 minuti) ha risposto evidentemente la Bce acquistando a man bassa, ma senza riuscire a riportare la normalità (+30 punti alle 9.40).
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