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Italia in piena stagnazione economica. Desolante rapporto della Confcommercio

Per radiografare la situazione economico-sociale dell’Italia, ormai sta diventando difficile anche trovare i titoli. Oggi le agenzie battono la sintesi di un rapporto della Confcommercio che può essere così riassunto: “niente ripresa, ma neppure recessione”. E quindi? Praticamente siamo in piena stagnazione. Ma proprio così non si può raccontare all’opinione pubblica,soprattutto alla vigilia delle elezioni, ed allora ci si arrampica sugli specchi.

Secondo la Confcommercio, ad aprile c’è stato un micro rimbalzo dei consumi su marzo, con turismo, auto e un po’ di alimentare. Il Pil nel secondo trimestre potrebbe collocarsi tra 0 e +0,2 congiunturale. Si conferma, quindi, un quadro di stagnazione, con proiezione della “crescita” attorno a +0,3% nel complesso del 2019.

Ma, a causa delle tensioni internazionali come la guerra dei dazi scatenata da Trump e l’ipoteca delle clausole di salvaguardia sull’Iva, i rischi di peggioramento dello scenario in Italia appaiono prevalere sulle possibilità di correzioni al rialzo.

Il rapporto afferma che i principali indicatori congiunturali continuano ad evidenziare una dinamica molto debole, con andamenti non omogenei. A marzo la produzione industriale, dopo un bimestre positivo, ha segnalato un brusco ridimensionamento registrando, al netto dei fattori stagionali, una contrazione dello 0,9% congiunturale e dell’1,5% su base annua. Per contro l’occupazione ha evidenziato a marzo una crescita con un +0,3% rispetto al mese precedente e, come a febbraio, un +0,5% nel confronto annuo. Ma parliamo solo di occupazione “quantitativa” e non “qualitativa”, infatti i salari rimangono vergognosamente bassi e i contratti di lavoro prevalenti sono quelli a termine ed a part time.

Per Confcommercio poi a confermare la fragilità del quadro economico, c’è la riduzione della “fiducia di imprese e famiglie” che si è ridotta nel mese di aprile. E’ scesa infatti dello 0,6% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese dello 0,4% (-6% il tendenziale).

Dato l’andamento dei principali indicatori, a maggio, la stima del Pil mensile presenta una variazione congiunturale nulla, e una variazione dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2018. Lo 0,1%, capite, è lo 0,1%. Praticamente stagnazione.

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