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Arriva la “stangata” sulle bollette di luce e gas. Sarà “solo” del 55% e del 42%

Come noto dallo scorso 1° gennaio 2022 è entrato in vigore l’aggiornamento delle condizioni tariffarie di luce e gas annunciato dall’authority per l’eneregia (ARERA) a fine dicembre. Per effetto del nuovo aggiornamento, la “famiglia tipo” (consumo annuo di 2700 kWh di energia elettrica e 1400 Smc di gas naturale) dovrà fare i conti con un rincaro del +55% per la bolletta dell’energia elettrica e del +41,8% per la bolletta del gas. Nonostante si tratti di una vera e propria stangata sui redditi delle famiglie (e i costi delle imprese), i rincari delle bollette del primo trimestre 2022 sono stati per ora attenuati dall’intervento del Governo.

Stando ai dati diffusi da ARERA, senza l’intervento del Governo, il rincaro sulle bollette per la “famiglia tipo” in tutela sarebbe stato pari a +65% per l’elettricità e +59.2% per il gas naturale.

Draghi ha sul suo tavolo un documento elaborato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che prevede un pacchetto di dieci misure per contenere la stangata sulle bollette di luce e gas. Il documento di Cingolani sarà la base per un decreto legge in materia che il governo intende emanare entro la fine di gennaio. Al momento non è dato di sapere quali conigli abbia tirato fuori dal cilindro il più improbabile dei ministri del “governo dei migliori”.

Il problema, ad esempio, è capire quanto andrà alle imprese (come al solito) e quanto invece alle famiglie. Non sembra avere dubbi il Pd secondo cui “Servono risorse a sostegno dei settori economici più colpiti, della manifattura energivora e delle Pmi, anche prevedendo uno scostamento di bilancio, destinando in modo strutturale i proventi delle aste ETS e lavorando su ipotesi percorribili di compartecipazione da parte dei produttori e della finanza che in questa fase stanno realizzando extraprofitti”.

Questa seconda parte sarebbe interessante da approfondire perché tutti i dati indicano che le aziende di utilities (il “capitalismo bollettaro” per intenderci, ndr) stanno facendo quattrini a palate.

Ci sembra invece di capire che il nodo principale, più che le famiglie, siano infatti le imprese energivore, vale a dire le aziende che consumano grossi quantitativi di energia (dalle acciaierie alle cartiere, alla ceramica) e che rischiano un nuovo bagno di sangue dopo gli aumenti dei mesi scorsi. Un eventuale intervento diretto del governo di alleggerimento delle tariffe per queste imprese verrebbe però sanzionato da Bruxelles come distorsione delle concorrenza.

Con la Legge di Bilancio, infatti, risultano stanziati quasi 3 miliardi di euro di fondi per ridurre il più possibile i rincari.

Tra i provvedimenti del Governo si segnala l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e il taglio al 5% dell’IVA per le bollette del gas. È stato inoltre potenziato il Bonus Sociale per luce e gas, riservato alle famiglie meno abbienti ed erogato come sconto aggiuntivo in bolletta, per il primo trimestre del 2022.

Di questo pacchetto, 1,8 miliardi saranno destinati ad azzerare gli oneri di sistema per il settore elettrico andando ad annullare le aliquote applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche (che, va ricordato, sono microimprese con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt). Seicento milioni, come già avvenuto tre mesi fa, serviranno poi a ridurre l’Iva sul gas al 5% (che spetterà, dunque, sia per i consumi per i quali l’aliquota ordinaria è pari al 10 per cento sia per quelli industriali, assoggettati invece al 22%).

Altri cinquecento milioni saranno utilizzati per azzerare gli oneri di sistema sul gas che, lo ricordiamo, a settembre erano stati fortemente ridimensionati ma non annullati del tutto e che comunque pesano molto meno sui costi complessivi della bolletta rispetto all’incidenza per l’elettrico. E, infine, 900 milioni per annullare l’aumento per i beneficiari del bonus sociale, cioè le famiglie in condizioni di disagio economico (con una Isee fino a 8.265 euro o fino a 20mila euro con almeno 4 figli a carico) e fisico. Nel 2019 del bonus elettrico hanno usufruito 970.277 famiglie, e di queste 829.209 per disagio economico e 41.068 per disagio fisico; 558.514 famiglie hanno invece avuto accesso al bonus sociale gas.

 

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