, è stato colpito da un proiettile a un ginocchio (in un primo momento avevano detto tre, che in reatà sarebbero i proiettili sparati, non quelli che lo hanno colpito).
Ansaldo Nucleare fa parte di Ansaldo Energia, uno dei marchi controllato da Finmeccanica, società a controllo statale, per quanto quotata in borsa, perché produce in settori strategici, come l’aeronautica e gli armamenti. Ha chiuso il bilancio 2011 con i conti in utile e non avanza problemi di recessione né ha prospettato prossimi licenziamenti.
Dalle prime informazioni, comunque, non sembrava trattarsi di un agguato. Due persone sono state infatti vesite azzuffarsi in strada, prima con una violenta discussione quindi con uno scontro fisico che è sfociato nell’esplosione di alcuni colpi di pistola. Successivamente la dianmica è stata descritta in altro modo.
Naturalmente, per gi inquirenti la dinamica «suggerisce una matrice di tipo eversivo». anzi “anarchica”. Viene precisato, tuttavia, «non si escludono altri moventi, come motivi privati».
Secondo altre ricostruzioni, invece, un uomo con il casco in testa, sarebbe sceso da una moto e gli ha sparato puntando alle gambe.
Ultim’ora. I dettagli si vanno precisando. Adinolfi era in compagnia del figlio di 20 anni. Due persone si sono avvicinate a bordo di una moto, entrambe con un casco nero integrale. A sparare è stato quello seduto dietro.
Immediate come sempre le strumentalizzazioni, prima ancora di capire.
Il direttore di Finmeccanica, Alessandro Pansa, all’apertura dell’assemblea di Ansaldo Sts ha dichiarato: «Se la matrice dell’attentato fosse legata a contrasti di origine politico o sociale, si tratterebbe di un fatto estremamente grave, inaudito da moltissimi anni, sintomo di un clima estremamente complesso e di una situazione di difficoltà del mondo industriale». Vien da chiedersi: se invece si trattasse di uno scontro interno a Finmeccanica, tra gruppi di manager legati a diverse cordate partitiche, si tratterebbe di un fatto “normale”?
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