Menu

Strage di Viareggio. Parenti delle vittime e Usb in piazza: “Moretti no grazie”

Ieri si è svolta, questa volta a Roma, l’ennesima manifestazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio contro la conferma di Mauro Moretti come amministratore delegato dell’azienda, dato il suo rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Lucca lo scorso 18 luglio.

In mattinata i familiari, accompagnati dalla senatrice viareggina Manuela Granaiola (Pd), si sono concentrati in Piazza della Crocerossa, davanti alla sede di Ferrovie dello Stato, e poi alcuni loro rappresentanti sono stati ricevuti al Ministero dei Trasporti da Mauro Grassi, segretario particolare del viceministro De Angelis, che si è detto impossibilitato a partecipare all’incontro in quanto bloccato alla Camera sulla ratifica dell’accordo con la Francia sulla linea ad alta velocità Torino-Lione.
I familiari dell’associazione “Il mondo che vorrei” ed i rappresentanti dei Comuni della Versilia hanno richiamato con forza l’attenzione alla sicurezza che deve essere sempre al centro del sistema dei trasporti ed in particolare del sistema ferroviario, alla trasparenza e alla diffusione degli esiti dell’attività dell’indagine svolta dal Ministero dei Trasporti ed hanno ribadito l’inopportunità della nomina di Moretti.
I manifestanti hanno chiesto alla senatrice Granaiola e al sottosegretario De Angelis di sostenere la richiesta che faranno di un incontro urgente con il presidente del Consiglio Enrico Letta, il Ministro dei Trasporti Lupi ed il Ministro dell’Economia Saccomanni.
All’iniziativa hanno partecipato anche i lavoratori aderenti all’USB Lavoro Privato – Settore Ferrovie per rinnovare la solidarietà ai parenti delle vittime della strage – i morti furono alla fine 32 – ed al ferroviere Riccardo Antonini,  licenziato  a seguito del suo impegno per la ricerca della verità sulla strage.
L’USB chiede che Mauro Moretti, il quale definì la strage di Viareggio “uno spiacevolissimo episodio”, alla luce del rinvio a giudizio che lo vede imputato di gravi accuse, fra cui l’omicidio plurimo colposo, non solo non venga riconfermato nel ruolo di amministratore delegato di FS, ma non venga candidato ad altre nomine pubbliche, anche in ottemperanza della recente direttiva in materia del governo Letta. L’USB ricorda inoltre che la gestione Moretti è stata contrassegnata da una serie di campagne contro quei lavoratori che hanno difeso i livelli di sicurezza, alcuni dei quali hanno pagato il proprio impegno con il licenziamento.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *