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Mica saremo diventati tutti ‘forconi’!

A leggere le cronache dei giornali nazionali e locali ieri Roma sarebbe stata invasa da migliaia di manifestanti scesi in piazza insieme ai ‘forconi’, come li chiamano sbrigativamente i media. In realtà i manifestanti nella capitale anche ieri erano pochissime centinaia, e moltissimi di loro – riconoscevano alcune delle cronache più oneste – erano militanti di Forza Nuova e di Casapound, impegnati a dirigere una protesta smandrappata e così qualunquista da rendere impossibile il compito anche ai provetti camerati.

Niente marcia su Roma, quindi, e neanche folle urlanti a Montecitorio. Ma siccome i ‘forconi’ fanno audience e mai come questa volta i giornali hanno coccolato una protesta di piazza – sono per lo più ambulanti, commercianti, imprenditori, “giovani italiani”, mica sono quelli brutti sporchi e cattivi (oltre che negri!) occupanti di case! – molte redazioni hanno pensato che occorra fornire un aiutino alla mobilitazione. Inventando manifestazioni mai avvenute, decuplicando i numeri della gente in piazza, e attribuendo ai ‘forconi’ anche meriti che non hanno. E così per tutta la giornata di ieri abbiamo potuto leggere quasi ovunque che in mattinata quelli del ‘9 dicembre’ avevano occupato i binari dei treni nei pressi della stazione Ostiense di Roma. “I forconi bloccano la metro B”!!! Ma non era vero.Noi di Contropiamo l’avevamo scritto già nel pomeriggio (https://www.contropiano.org/in-breve/italia/item/20886-roma-protesta-delle-lavoratri-delle-pulizie-sui-treni).

Ma abbiamo dovuto attendere ‘Gazebo’, la trasmissione serale curata da Zoro (Diego Bianchi, per gli amici) per veder raccontare da un media mainstream che ad occupare i binari e a bloccare per un po’ di tempo la già disastrata metropolitana di Roma erano stati alcuni e alcune dipendenti di una ditta di pulizie, la Platform, che intendevano protestare contro il mancato pagamento dello stipendio. “Dovevamo prendere lo stipendio ieri – ha raccontato alle agenzie di stampa Cinzia Pinna, Rsu Cisl dell’azienda – sono ormai alcuni mesi che ritardano. Il problema è la Platform, l’impresa di pulizie che ha vinto l’appalto ed è in carica da febbraio”. “Lavoriamo senza materiale – ha aggiunto Pinna – e quello che abbiamo non è neanche a norma. Hanno deciso di fare un contratto di solidarietà, vogliono ridurre i lavoratori”.
Ma lavoratori e lavoratrici non hanno tenuto conto del fatto che per i quotidiani qualsiasi cosa si stia muovendo in strada in questi giorni non può che essere ricondotta ai ‘forconi’.
Di seguito, a mo’ di esempio, un pezzo della confusa cronaca di Repubblica, tra l’altro nella versione già aggiustata e corretta:

“Protesta a Ostiense e blocco della metro. Intorno alle 12 i pochi manifestanti hanno sfilato con un breve corteo fino a piazzale Ostiense. Sono state anche bloccate per circa un’ora le linee della metro B e della Roma-Lido, con i manifestanti di una ditta di pulizie che hanno occupato i binari a Garbatella. Poi i treni hanno ripreso a circolare regolarmente. Il corteo ha fatto poi ritorno in piazzale dei Partigiani, dopo aver percorso via delle Cave Ardeatine e gridato il coro “Servi! Servi!” rivolto alla sede Acea. Una trentina di attivisti di Casapound, sventolando bandiere tricolori, si è unita al presidio invitando i manifestanti a spostarsi, nei prossimo giorni, più vicini ai palazzi del potere”.

Di questo passo anche i fedeli che domenica andranno dal Papa in Vaticano, se qualche sparuto gruppo di camerati sarà in giro da quelle parti a sventolare il tricolore, corrono seriamente il rischio di venire etichettati come forconi. Siete avvertiti… anche voi potreste essere dei ‘rivoluzionari italiani’!

(Di seguito, a titolo di risarcimento per i lavoratori della Platform indebitamente assimilati ai ‘forconi’ e quindi fatti scomparire dalle cronache, la riproduzione di un loro volantino)

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