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#StopFnsi: OdG ricorre al Tar, a Napoli annullato festival del Giornalismo Giovane

Proprio mentre ieri un centinaio di freelance, precari e giornalisti manifestavano sotto la sede della Federazione Nazionale della Stampa in corso Vittorio Emanuele a Roma – poi la protesta si è spostata direttamente negli uffici del sindacato unico – il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha votato a maggioranza una delibera per impugnare davanti al Tar l’accordo sul cosiddetto “equo compenso” – in realtà una legalizzazione dello sfruttamento – sottoscritto da governo, FNSi, Federazione italiana editori giornali e Inpgi. La proposta è stata avanzata dal presidente nazionale dell’Odg Enzo Iacopino ed è stata motivata con “la volontà di tutelare i diritti dei più deboli mortificati dall’accordo raggiunto da Fnsi e Fieg”.

Sempre ieri è giunta la notizia che il Festival del Giornalismo Giovane di Napoli è stato annullato da Youth Press Italia, l’associazione nazionale dei giovani giornalisti, per protestare contro l’accordo firmato alla fine di giugno dalla dirigenza del sindacato, di cui i contestatori ieri hanno chiesto ieri le immediate dimissioni.
Sulla pagina Facebook di Youth Press si leggono le dichiarazioni di Simone d’Antonio, presidente di Youth Press Italia: “In un momento delicato come questo non intendiamo vendere sogni e illusioni ai giovani giornalisti italiani: purtroppo l’accordo siglato da sindacato dei giornalisti ed editori mortifica le speranze di migliaia di giovani, allontanandoli sempre di più da un professione che non riconosce il merito, la creatività e le conoscenze di migliaia di colleghi. Condividiamo in pieno le ragioni della protesta portata avanti da coordinamenti dei precari, vertici dell’Ordine dei Giornalisti e pezzi del sindacato stesso e speriamo che la nostra decisa forma di protesta possa riaccendere i riflettori sulle vere vittime di questo accordo, ovvero i tantissimi giovani giornalisti che saranno costretti ad andare all’estero o a cambiare mestiere per poter vivere dignitosamente.Riprenderemo il festival  solo quando l’evoluzione del dibattito sul tema ci fornirà garanzie effettive che il nostro sforzo nell’assicurare aggiornamento e formazione ai giovani giornalisti possa realmente contribuire a migliorare l’occupabilità nel settore e non solo ad alimentare speranze impossibili da soddisfare nel nostro paese”.

Leggi: Giornalisti, assedio al sindacato unico: “Dimissioni!”

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