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Le navi della morte/1. Non dimenticare la Moby Prince

L’incidente del traghetto Norman Atlantic riporta alla memoria la tragedia del 10 aprile 1991. Il dramma che hanno vissuto e stanno vivendo le persone su quel traghetto non può non far pensare alle 140 vittime del Moby Prince.
Purtroppo gli incidenti capitano e senza voler entrare nel merito delle cause dell’incidente e delle condizioni preesistenti del Norman Atlantic, la differenza sostanziale tra la tragedia del 1991 è quella di ieri è che la macchina dei soccorsi in questo caso e’ stata organizzata bene e ha fatto e sta facendo il suo lavoro. Al contrario nel caso del Moby a Prince tutto è avvenuto nel segno della improvvisazione e della disorganizzazione, considerando oltretutto che l’incidente è avvenuto nella rada di un porto, Livorno, in una limpida e serena notte di primavera del 1991……Spero sempre che tutti coloro che hanno avuto a che fare con la tragedia del Moby Prince, per i soccorsi ritardati e scoordinati, per le manomissioni avvenute a bordo del traghetto dopo l’incidente, per le omissioni omertose, per i tentativi di depistaggio, per l’andamento dell’Inter inquirente e di quello giudicante che hanno confezionato su misura una verità banale, ma comoda, quando vengono a conoscenza di incidenti come quello di ieri, si mettano la mano sulla coscienza e abbiano il coraggio di dire quello che sanno. Noi familiari delle vittime del Moby Prince non dimentichiamo la tragedia di 23 anni fa e lo stesso dovrebbe fare il Presidente Renzi che ieri è intervenuto puntuale ricordando il lavoro che la macchina dei soccorsi ha fatto e sta facendo per portare in sicurezza tutti i passeggeri ed i membri dell’equipaggio del Norman Atlantic. Lo stesso Renzi nei giorni scorsi ha ricevuto una mia lettera aperta pubblicata in cui si richiedeva per l’ennesima volta un suo intervento sulla vicenda Moby Prince. Alla luce di questa nuova tragedia del mare pensiamo per il Presidente Renzi debba dare un segnale in questo senso che puo’ aiutare il nostro Paese a cambiare pagina. Non più Moby Prince!

* figlio del comandante della Moby Prince, Ugo Chessa

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