Mentre la maggior parte dei Comuni italiani sta ancora decidendo come comportarsi per quanto riguarda l’applicazione dell’Imu, nel piccolo Comune di Pontinvrea, in Val Bormida (870 anime), mercoledi sera si è discusso sulla scelta del sindaco Matteo Camiciottoli di non applicare la nuova tassa sugli immobili e il parlamentino di Pontinvrea ha espresso un segnale in controtendenza.
Davanti ad una sala gremita il consiglio comunale ha votato all’unanimità l’ordine del giorno voluto dal primo cittadino che prevede la non applicabilità dell’Imposta municipale unica: “E’ Incostituzionale per questo non voglio che rimanga traccia negli atti di questo Comune che la mia amministrazione abbia applicato detta norma”. Così Camiciottoli nel corso del suo breve discorso – Ben sapendo che potrebbe arrivare un commissario prefettizio io non firmo, sarà lui a dover venire qui in Comune e a firmare magari guardandovi negli occhi, io non metto le mani in tasca ai miei cittadini, prima il professor Monti dimostri di fare bene il suo lavoro e tagli tutti gli sprechi dello Stato Italiano, elimini vitalizi e prebende, riduca gli organi e le poltrone. Solo quando avrà fatto tutto questo potrà chiedere soldi ai cittadini onesti”.
Per l’amministrazione comunale, con un bilancio di circa 1 milione di euro e un parco eolico che ogni anno garantisce al comune i soldi per le piccole opere straordinarie e non, la delibera sull’Imu non sa da fare… Né ora né mai… Non volendo gravare i cittadini residenti di un altro “balzello”. Liguria. Un’istituzione ha il dovere di applicare le norme dello Stato, anche quando non le condivide. La pensa così l’assessore regionale al Bilancio, Pippo Rossetti, che commenta la decisione del sindaco di Pontinvrea di non applicare l’Imu, la tassa-salasso che andrà a colpire le famiglie già alle prese con la crisi economica.
“Comprendo la difficoltà di applicare l’Imu che, nei temrini in cui è stata proposta, va a colpire tutti in modo indiscriminato – è la premessa di Rossetti – E’ difficile applicarla perchè colpisce i redditi delle famiglie, e molti avranno dunque difficoltà a pagare. Va detto però che, se esiste una legge dello Stato, al di là dell’atto politico di un consiglio comunale legittimo, diventa improbabile assecondare un livello istituzionale, come un Comune, che non applica le norme. Un paese normale deve applicare la legge, ci sono gli strumenti per farlo e la politica deve fare la sua parte”.
“Credo che così come noi in Regione abbiamo applicato norme varate dal governo che non condividiamo, sia difficile che, alla fine, un’istituzione come un sindaco e una giunta non possano trovarsi nel dovere di applicare una norma: non si capirebbe allora perchè i cittadini devono rispettare le leggi anche quando non le condividono” conclude l’assessore regionale.
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