Menu

Formigoni indagato. Scoop del Corriere della sera

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sarebbe indagato nell’inchiesta della Procura di Milano sui 70 milioni di euro che il polo privato della sanità Fondazione Maugeri avrebbe pagato negli anni al consulente-mediatore Pierangelo Daccò. Lo riporta il Corriere della sera online. Le ipotesi di reato, secondo quanto rende noto il quotidiano, sono corruzione per la somma dei benefit ricevuti da Daccò e finanziamento illecito per oltre mezzo milione di euro relativi alle elezioni regionali 2010. Dalla Procura di Milano non arriva nessuna conferma sull’iscrizione nel registro degli indagati.

Ci sono anche alcune delibere varate dalla Giunta regionale nel corso degli anni «nell’interesse» della Fondazione Maugeri alla base delle accuse mosse dalla Procura di Milano. In particolare, i pm milanesi sono arrivati ad ipotizzare nei confronti del governatore la corruzione anche analizzando una serie di provvedimenti «complessi» che hanno ritoccato al rialzo i drg e che hanno riguardato alcune strutture sanitarie tra le quali rientrava l’ente con sede a Pavia.

Per gli inquirenti,  tali delibere di Giunta sulla maggiorazione dei rimborsi sarebbero state la contropartita dei benefit di lusso, come i viaggi esotici e le vacanze su mega yacht, e di «altre utilità» pagate dal faccendiere Pierangelo Daccò, come da lui stesso a messo a verbale, a Formigoni e al suo entourage. Questi provvedimenti approvati dalla Giunta Formigoni hanno cominciato ad essere affrontati negli ultimi interrogatori e, in particolare, da quanto si è saputo, in quelli resi da Costantino Passerino, l’ex direttore amministrativo della Fondazione arrestato lo scorso 13 aprile assieme, tra gli altri, all’ex assessore regionale (nei primi anni ’90) Antonio Simone, amico personale del governatore come Daccò.

Daccò invece si trova in carcere dallo scorso 15 novembre sia per l’inchiesta sul caso San Raffaele sia per quella che riguarda la Maugeri. Amico di vecchia data di Formigoni, secondo le indagini della procura di Milano, nel corso di una decina d’anni avrebbe ricevuto dalla fondazione Maugeri circa 70 milioni di euro per la sua attività di pr in Regione Lombardia, che lo ha portato ad avere anche rapporti a suo dire privilegiati anche con i «tecnici» della Sanità tra cui, come emerge dai suoi interrogatori, assessori e direttori generali.

In sostanza Daccò, questa l’ipotesi, avrebbe ricevuto un fiume di denaro proprio perchè in grado di «aprire porte» in Regione Lombardia e per la sua conoscenza personale con il governatore e alcuni del suo entourage.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *