Ma anche nel movimento, evidentemente poco informato, ancora non si notano segni evidenti di “metabilizzazione” del problema.
Intanto la notizia, riportata da L’Inkiesta in una chiave un tantinello “corporativa”. In fondo, la presenza dei fascisti a Milano va ben al di là dello spot di “Alba dorata” che obbliga i giornalisti ad alzarsi al loro ingresso in conferenza stampa. L’Osservatorio Democratico ha lanciato l’allarme contro questa iniziativa.
I fascisti greci di Alba Dorata a Milano. Chiederanno ai giornalisti di alzarsi?
Alessandro Da Rold – 27 giugno 2012
Dal 6 al 7 luglio Milano accoglierà quello che si preannuncia come uno dei raduni più imponenti delle destre fasciste di tutta Europa. All’Hotel Michelangelo è in programma il convegno «Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali», organizzato dalla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli, dove interverranno esponenti del Front National di Marie Le Pen in Francia o del British National Party inglese. Ma potrebbero essere molti di più gli esponenti di estrema destra provenienti da tutto il mondo in arrivo nel capoluogo lombardo per manifestare tutto il loro dissenso contro le banche, il multiculturalismo e soprattutto l’Unione Europea. Si parla di militanti in arrivo dell’Ungheria, Spagna, Svezia, Slovenia, Portogallo, Russia, Belgio, Lituania, Stati Uniti, Malta, Polonia, Bulgaria. Soprattutto dovrebbe esserci Alba Dorata, il partito neonazista greco, noto per le sue intemperanze durante le ultime elezioni politiche, tra pestaggi degli avversari politici e la richiesta di «alzarsi in piedi» ai giornalisti durante la conferenza stampa a fine scrutinio. Nemmeno due settimana fa, Ilias Kasidiaris, ha preso a schiaffi una collega in diretta televisiva durante un dibattito.
Ma oltre al partito dei neo nazi greci -un simbolo del partito che ricorda molto la svastica tedesca e comitati di quartiere in stile Ss – ci saranno altri purtroppo «noti» esponenti del nazionalismo europeo. Tra questi, Béla Kovàcs degli ungheresi Jobbik, già da tempo accusati di atteggiamento paramilitare e razzismo per il loro odio verso i rom, ma comunque terzo partito a Budapest. Poi Zmago Jelinčič Plemeniti di Slovenska Nacionalna Stranka. Quindi il portoghese Pedro Frade del Partido Nacional Renovador o il polacco Mateusz Piskorski di Geopolityka. L’obiettivo è creare una grande confederazione in vista delle elezioni europee del 2014 con le basi per organizzarsi persino in un sindacato. A Milano si preannuncia una due giorni di grande tensione, con i centri sociali già in preallerta per fermare l’arrivo delle frange neofasciste.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs-portineria-milano-alba-dorata-grecia-milano-fascisti-alleanza#ixzz1z5c09y6m*********
Prima Stefano Delle Chiaie poi un convegno con i nazisti greci
Redazione – Osservatorio democratico – 25/06/2012Roberto Jonghi Lavarini sembrerebbe fermamente intenzionato a organizzare a breve a Milano la presentazione dell’autobiografia di Stefano Delle Chiaie L’aquila e il Condor (si veda la recensione pubblicata sul sito dell’Osservatorio).
A tal fine ha già avuto un incontro riservato con Delle Chiaie, a Roma, tramite un ex avanguardista di Milano, tale Luigi Tabone (imprenditore edile), ora dirigente de La Destra di Storace (gruppo Tilgher). A far da tramite per l’evento (si fa per dire), anche l’associazione dei reduci della X Mas del principe golpista Borghese. Per inciso, il nonno materno di Jonghi, il conte Ganassini di Camerati, (esattamente così!), industriale farmaceutico, sembrerebbe sia stato in passato proprio uno dei finanziatori di Borghese (attendiamo smentita). Attivissimo è pure l’ex avanguardista di Rho, Gennaro Demango (detto Rino Banana), già precipitatosi alla fine della scorsa settimana a Roma, alla prima presentazione del libro.
L’iniziativa si dovrebbe tenere in un qualche albergo, poiché lo Spazio Ritter (Battara, Murelli e Cappuccio) ha già fatto sapere di non essere disponibile per non inimicarsi gli ex ordinovisti e il gruppo Ar di Freda, storici rivali di Delle Chiaie, per altro indicati neanche tanto allusivamente dallo stesso, proprio nell’autobiografia, tra i responsabili, insieme al Sid della strage di piazza Fontana.
Altra notizia è la messa in cantiere per l’autunno, sempre a Milano, di un convegno delle destre fasciste europee. In prima fila ancora Jonghi Lavarini e il cosiddetto Fronte della tradizione (ora associazione culturale, presieduta dal novantenne ex SS Alexander Comneno), Attilio Carelli della Fiamma e il lepenista nostrano Roberto Perticone. Fra gli invitati, oltre a Luca Romagnoli, si penserebbe a qualche rappresentante del Front national francese (forse Marine Le Pen o la nipote neodeputata Marion), ai nazi greci di Alba d’Oro e ai cetnici serbi del partito “radicale”. Qualcuno ha anche fatto il nome di Daniela Santanché. Il tutto sotto la sigla Aemn (Alleanza europea dei movimenti nazionalisti) che raggruppa, tra l’altro, nelle proprie fila lo Jobbik ungherese e il British national party. L’annuncio dovrebbe essere dato il 6 o il 7 luglio in una conferenza stampa.
A sostenere economicamente entrambi gli eventi ci penserebbe il marchese Vittorio Pancrazi, vecchio amico di Licio Gelli e gran cancelliere dell’Ordine di San Giuseppe, una loggia cavalleresca di cui fa parte il generale Amos Spiazzi di Corte Regia, vecchio militare in pensione coinvolto, ma sempre assolto, nei processi per il golpe Borghese e la strage del 17 maggio 1973 davanti alla Questura di Milano. Una bella compagnia!http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3245&;Class_ID=1004
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