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Gli antifascisti a Pisapia: “No al raduno europeo dei fascisti a Milano”

Mancano ormai poche ore al raduno europeo dei gruppi neofascisti e neonazisti europei previsto a Milano venerdì e sabato, e dal fronte delle ‘autorità’ tutto tace. Il 6 e 7,  all’Hotel Michelangelo del capoluogo lombardo, è previsto un raduno del fior fiore dei gruppi razzisti e del variegato arcipelago dell’estrema destra proveniente da tutta Europa. I media li chiamano in genere ‘movimenti nazionalisti’ ma a guardare la lista si tratta di organizzazioni che in molti casi non solo si richiamano apertamente all’ideologia fascista o addirittura nazista, ma che in molti casi si caratterizzano per una attività violenta e aggressiva contro gli attivisti dei gruppi e dei movimenti di sinistra, le minoranze etniche o linguistiche, gli omosessuali, le donne, gli immigrati.

Al convegno della cosiddetta “Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali” organizzato dalla Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli è prevista la partecipazione del Front National di Marie Le Pen (Francia), del British National Party britannico, degli ungheresi di Jobbik, di gruppi nazionalsocialisti polacchi, svedesi, belgi, spagnoli ecc. Gente che inneggia a Hitler, che organizza ronde o veri e propri pogrom contro gli immigrati, o che pensa che lo stragista Breivik sia un eroe della ‘causa bianca’. Ma che in genere si nasconde dietro parole d’ordine fumose e slogan populisti scopiazzati dai movimenti dell’estrema sinistra: dal non pagare il debito alla lotta contro lo strapotere delle banche, dal ‘mutuo sociale’ alla lotta ‘contro l’imperialismo’. Slogan miscelati con le parole d’ordine classiche dell’estrema destra: ordine, pulizia, difesa dell’identità contro il multiculturalismo avanzante, pugno di ferro contro immigrati e ‘delinquenza’ ecc. L’obiettivo del vertice è quello di dar vita ad una alleanza continentale in vista delle elezioni europee del 2014 e di amplificare la ramificazione sociale e sindacale che alcuni di questi movimenti hanno già sviluppato e altri no.
Non è ancora ufficiale, ma alla conferenza potrebbero farsi vedere anche i nazisti di Alba Dorata, attualmente il movimento forse più in auge nell’estrema destra europea dopo il 7% raccolto alle elezioni elleniche e l’ingresso nel Parlamento di Atene.
Secondo il blog ‘Osservatorio Democratico’ la nazikermesse sarebbe anche l’occasione di rinsaldare i legami un po’ arrugginiti tra le diverse anime dell’arcipelago nero italiano, e di sancire il ritorno sulla scena in grande stile di alcuni dei personaggi tra i più inquietanti dell’estrema destra italica:

Roberto Jonghi Lavarini sembrerebbe fermamente intenzionato a organizzare a breve a Milano la presentazione dell’autobiografia di Stefano Delle Chiaie “L’aquila e il Condor”. A tal fine ha già avuto un incontro riservato con Delle Chiaie, a Roma, tramite un ex avanguardista di Milano, tale Luigi Tabone (imprenditore edile), ora dirigente de La Destra di Storace (gruppo Tilgher). A far da tramite per l’evento (si fa per dire), anche l’associazione dei reduci della X Mas del principe golpista Borghese. Per inciso, il nonno materno di Jonghi, il conte Ganassini di Camerati, (esattamente così!), industriale farmaceutico, sembrerebbe sia stato in passato proprio uno dei finanziatori di Borghese (attendiamo smentita). Attivissimo è pure l’ex avanguardista di Rho, Gennaro Demango (detto Rino Banana), già precipitatosi alla fine della scorsa settimana a Roma, alla prima presentazione del libro. L’iniziativa si dovrebbe tenere in un qualche albergo, poiché lo Spazio Ritter (Battara, Murelli e Cappuccio) ha già fatto sapere di non essere disponibile per non inimicarsi gli ex ordinovisti e il gruppo Ar di Freda, storici rivali di Delle Chiaie, per altro indicati neanche tanto allusivamente dallo stesso, proprio nell’autobiografia, tra i responsabili, insieme al Sid della strage di piazza Fontana. Altra notizia è la messa in cantiere per l’autunno, sempre a Milano, di un convegno delle destre fasciste europee. In prima fila ancora Jonghi Lavarini e il cosiddetto Fronte della tradizione (ora associazione culturale, presieduta dal novantenne ex SS Alexander Comneno), Attilio Carelli della Fiamma e il lepenista nostrano Roberto Perticone. Fra gli invitati, oltre a Luca Romagnoli, si penserebbe a qualche rappresentante del Front national francese (forse Marine Le Pen o la nipote neodeputata Marion), ai nazi greci di Alba d’Oro e ai cetnici serbi del partito “radicale”. Qualcuno ha anche fatto il nome di Daniela Santanché. Il tutto sotto la sigla Aemn (Alleanza europea dei movimenti nazionalisti) che raggruppa, tra l’altro, nelle proprie fila lo Jobbik ungherese e il British national party. L’annuncio dovrebbe essere dato il 6 o il 7 luglio in una conferenza stampa. A sostenere economicamente entrambi gli eventi ci penserebbe il marchese Vittorio Pancrazi, vecchio amico di Licio Gelli e gran cancelliere dell’Ordine di San Giuseppe, una loggia cavalleresca di cui fa parte il generale Amos Spiazzi di Corte Regia, vecchio militare in pensione coinvolto, ma sempre assolto, nei processi per il golpe Borghese e la strage del 17 maggio 1973 davanti alla Questura di Milano. Una bella compagnia!

Fonte: Osservatorio Democratico
 

Di fronte alla prospettiva che Milano diventi la sede di una tale combriccola i gruppi antifascisti, le associazioni partigiane e alcuni gruppi politici della sinistra hanno chiesto più volte alle autorità competenti che il raduno venga proibito, senza però finora ottenere nessuna risposta. E così gli antifascisti si sono di nuovo rivolti al sindaco della città.

Alla cortese attenzione del Sindaco dr. Pisapia

Apprendiamo dai media che nei giorni 6 e 7 luglio si svolgerà a Milano il convegno del movimento Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali formatasi nell’ottobre 2009 a Budapest sotto la spinta del Front National francese, dei neonazisti inglesi del British National Party e dei razzisti ungheresi di Jobbik, cui si sono aggiunte altre formazioni neofasciste ucraine, spagnole , belghe eppure da oltre oceano (ovvero il primo raduno mondiale neofascista alla luce del sole dopo la seconda guerra mondiale). L’Italia verrà “rappresentata” dalla Fiamma tricolore, cui è stata demandata l’organizzazione delle due giornate milanesi, guidata dall’ex parlamentare europeo Luca Romagnoli, passato alla notorietà per aver nella campagna elettorale del 2006 negato l’esistenza delle camere a gas nei campi di sterminio nazisti.

Voglio esprimerLe la mia indignazione per la presenza a Milano di tale consesso neofascista e la preoccupazione per il fatto che è stata concessa la di disponibilità da parte dell’Hotel Michelangelo a queste persone che portano avanti teorie e pratiche di violenza, razzismo e si ispirano alle ideologie nazifasciste.

Chiedo a Lei come Sindaco di Milano CITTA’ MEDAGLIA D’ORO DELLA RESISTENZA di pronunciarsi su questo meeting in cui per la prima volta saranno presenti realtà neofasciste di tutto il continente, il primo della storia alla luce del sole dopo Hitler e Mussolini, un meeting che offende tutti i valori democratici e antifascisti che stanno alla base della nostra Costituzione.

 

La Questura si dice tranquilla, visto che al meeting non sono previsti gli scalmanati di CasaPound, Forza Nuova o della rete dei gruppi naziskin. E anzi, secondo i responsabili dell’ordine pubblico le maggiori preoccupazioni verrebbero dalle annunciate contestazioni da parte dell’estrema sinistra e dei centri sociali (!). Da parte sua la Rete Antifascista milanese, che raggruppa Camera del Lavoro, Arci, associazioni e comitati antifascisti di zona, sottolinea la propria «preoccupazione per la venuta in città di esponenti del peggior razzismo e antisemitismo europeo» e lancia due appelli: a prefetto, questore e partiti «affinché un simile raduno, pericoloso per la convivenza civile e democratica, non abbia luogo», e al sindaco «perché manifesti la propria contrarietà, qualificando come non gradite le persone e le forze che vi vorrebbero partecipare». 
Da parte sua il sindaco di Sel Pisapia si dice preoccupato per l’evento ma non annuncia nessun provvedimento concreto per impedirlo.

E’ ovvio che se il sindaco della città e le altre autorità competenti non si assumeranno le proprie responsabilità e non prenderanno opportuni provvedimenti, la rete milanese – e non solo – delle organizzazioni e dei gruppi coerentemente antifascisti scenderanno in piazza per impedire o quantomeno disturbare il raduno.

Con buona pace del solito Piero Sansonetti che dopo aver sdoganato CasaPound dalle pagine dei giornali che ha diretto – e affondato – ora difende il diritto di sventolare pubblicamente le svastiche. Arrestare e punire l’estremista di destra che domenica esibiva simboli nazisti al Circo Massimo, in occasione della finale degli europei, dice Sansonetti, vuol dire reprimere le idee, e i reati di opinione sono tipici delle società autoritarie. Il giornalista e presenzialista Sansonetti non chiarisce però in quale modo una società debba o possa difendere da chi non si limita a esibire le proprie farneticanti idee, ma in genere si preoccupa di affermarle a suon di aggressioni violente.

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1 Commento


  • Stella

    Non dimentichiamo il passato!!

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