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Val Susa: il PD espelle tre dirigenti No Tav

Il PD si conferma il partito italiano che più sostiene l’Alta Velocità, in particolare la linea Torino-Lione. Anche a costo di mettersi contro i propri elettori e di cacciare alcuni dirigenti locali. Infatti dove varie minacce e circolari interne contro i dissidenti, ora il Partito di Bersani è passato all’azione, mettendo in atto una vera e propria ‘purga’ contro alcuni sui esponenti locali che si sono da sempre opposti ad una grande opera costosa, inutile e dannosa alla quale i cittadini dalla Val Susa dicono no in forma attiva e partecipata.
Lunedì, nel corso della riunione della commissione provinciale di garanzia del partito, il PD torinese ha quindi espulso l’ex sindaco di Avigliana (e attuale assessore) Carla Mattioli, l’ex vice Arnaldo Reviglio e l’attuale vicesindaco dello stesso comune Andrea Archinà. Con la motivazione che i tre avrebbero sostenuto una lista “contrapposta e diversa da quella autorizzata dal Partito democratico”. Il riferimento è alla lista “Avigliana città aperta” capitanata da Angelo Patrizio, candidato che lo scorso 7 maggio ha ottenuto il 47,79% dei voti  riunendo le forze politiche contrarie alla Tav e battendo un listone pro-Tav – denominato ‘Grande Avigliana’ – messo in campo da PD e PDL e capitanato da Aristide Sada, che però si è fermato al 34,4%.
Contro l’espulsione si sono pronunciati però ora cinque consiglieri regionali del partito di Bersani e Fassino. E di Esposito, l’aggressivo deputato pro-tav del PD. Le contestazioni alla decisione della federazione torinese, oltre che alla necessità che nel partito convivano opinioni diverse, si richiama anche al fatto che ad Avigliana il simbolo del PD non c’era alle ultime elezioni, e che se una parte dei dirigenti aveva deciso di fare una lista con il Pdl non si capisce perchè altri esponenti del partito non avessero il diritto di dar vista a un’altra lista insieme alle forze politiche della sinistra. 

Caustico il commento del sito Notav.info nel pubblicare la notizia: “Chiaramente al PD non interessa capire perchè ha perso le elezioni, interessa solo salvaguardare la cassaforte del Tav. Crediamo che Carla Mattioli dormirà bene anche senza la tessera del Pd in tasca e magari dovrà fare a meno di vedere brutte facce a congressi ed altre attività di un partito che affonda….sempre di più”.

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