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False flag in Parlamento. Note stonate su “Bella Ciao”

Le operazioni False Flag (bandiere false) sono parte dell’armamentario operativo dei servizi segreti statunitensi nella destabilizzazione di uno Stato nemico. Tali operazioni consistono soprattutto nel mischiare le carte e i segni distintivi nella gestione dell’operazione. Esempio: travestirsi da movimento di sinistra per destabilizzare un governo di sinistra oppure da movimento di destra per destabilizzare un governo di destra (un caso questo assai più raro nella storia dei servizi segreti Usa).

Nel Parlamento italiano abbiamo assistito ad una operazione, politica in questo caso, di False Flag. I parlamentari del Pd, dopo aver votato una legge schifezza che regala 7 miliardi alle banche ed “aver fatto argine” a ceffoni contro i deputati del M5S, hanno intonato Bella Ciao, una canzone bellissima e identificante per tutto il popolo della sinistra nei momenti più difficili. La si sente nella piazze quando bisogna “fare corpo” per fronteggiare le cariche della polizia oppure nei passaggi più delicati di una manifestazione antifascista in cui è bene che tutti si stringano fra loro senza lasciare nessuno indietro.

Quella canzone, cantata in un contesto in cui il fattore “fascista” era quello determinato dalla presidenza della Camera e dalla norma in questione e non certo quello dei deputati cinquestellati, deve ritenersi un insulto, soprattutto se intonata da coloro che stanno legittimando e coprendo i fattori di fascismo dentro la dialettica politica e istituzionale nel nostro paese.

Come è noto non abbiamo particolare simpatia per Grillo e i suoi supporter, ma il contesto e le conseguenze di quanto è avvenuto e avverrà in Parlamento, rendono del tutto false e improprie – bandiere false appunto – le accuse di squadrismo contro i deputati del M5S mosse dal Pd e dai loro consimili che oggi rimbalzano e si ripetono ossessivamente su tutta la stampa mainstream, anzi, di regime.

Ecco una sequela di dichiarazioni improprie:

“Impedire a deputati di accedere alle commissioni per votare e lavorare è squadrismo;
insultare con volgarità inaccettabili le nostre deputate è una vergogna, e c’è da ricorrere al codice penale”. (Matteo Renzi)

”Questa mattina le commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio sono state letteralmente assaltate dal Movimento 5 stelle con un atteggiamento squadrista che non puo’ essere tollerato nelle istituzioni democratiche. In questo senso voglio esprimere, a nome mio e di tutti i deputati di Forza Italia, solidarieta’ e vicinanza al presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, per le minacce e per gli insulti ricevuti. (Renato Brunetta)

“L’unico vero obiettivo di Grillo e’ quello di sfasciare l’Italia democratica. Ridurre a macerie il nostro sistema politico, economico e morale. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: infangare il parlamento, il Capo dello Stato, i giornalisti non compiacenti che svolgono correttamente il loro mestiere. Sono metodi che portano alla memoria il peggior squadrismo”. (Roberto Speranza., capogruppo Pd alla Camera)

“L ’escalation eversiva e squadrista dei 5 stelle non conosce limiti. Bloccano il Parlamento, occupano le commissioni e ora vogliono colpire la figura garante della democrazia italiana che in questi anni, e ancora oggi, ha rappresentato e rappresenta il punto di riferimento centrale per la tenuta del nostro Paese. È evidente che si tratta di una iniziativa ridicola e inconsistente ma non per questo meno grave. Credo che tutta la politica e le istituzioni debbano dare una risposta adeguata a tutela della civiltà del confronto e della nostra vita democratica”. (Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia)

 

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