Un fiume di gente, la maggioranza giovani compagni che quando è stato ucciso Valerio neanche erano nati, hanno dato vita ad un grande corteo per le strade di Val Melaina, Tufello, Montesacro, i quartieri in cui Valerio Verbano aveva vissuto e lottato fino a quel maledetto 22 febbraio del 1980, quando un commando di fascisti entrò nella sua abitazione, legarono il padre Sardo e la mamma Carla, attesero il rientro di Valerio da scuole per ucciderlo con i genitori nella stanza vicina legati e imbavagliati. Il lungo, lunghissimo corteo – più di tremila persone – è partito nel pomeriggio dalla lapide di Valerio in via Monte Bianco e dopo aver girato tutti e tre quartieri è tornato al punto di partenza. Intorno all’ora di pranzo alla lapide c’era stata la visita del Sindaco di Roma Marino che ha avanzato una proposta – ritenuta giustamente irricevibile – di dedicare una giornata comune di pacificazione a tutte le vittime del cvonflitto negli anni Settanta e Ottanta. Una proposta che il corteo ha respinto totalmente.
Qui sotto le immagini dalla manifestazione di oggi a Roma (foto Odradek).
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