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Alessandria. I fascisti di Casa Pound fanno i cani da guardia contro lo sciopero dei braccianti

Mentre si è sbloccata la situazione dei venti braccianti delle ditte Angeleri DFG e Azienda agricola Angeleri Francesco di Guazzora che avevano dato vita ad uno sciopero, un classico conflitto sindacale ha assunto una valenza politica per molti aspetti inquietanti.
Dopo un incontro con il Prefetto, è stato trovato un accordo: il 70% del salario mancante – quello relativo al mese di settembre – è stato corrisposto, mentre la restante parte sarà pagata entro il 5 novembre. E’ stato raggiunto anche l’accordo per gli arretrati pregressi.

Da anni esiste nella zona del Tortonese (AL) un comitato di lotta di braccianti agricoli composto da emigranti, il Comitato Permanente di Castelnuovo Scrivia, che lotta contro caporalato, schiavismo, sfruttamento, salari non pagati, lavoro nero, denunce e anche condanne. Le vicende e le lotte si susseguono da anni e sono note a tutti nell’Alessandrino.

Ma nei giorni scorsi un gruppo di fascisti di CasaPound ha visitato l’azienda Angeleri, intervenendo a loro tutela, dicendosi preoccupati per il caso mediatico prodotto dallo sciopero dei braccianti. “Abbiamo deciso di intervenire in questa situazione – ha detto il caporione locale di Casa pound Andrea Mantovani – perché pensiamo che le aziende agricole del territorio debbano essere tutelate, non messe in difficoltà come sta facendo il Cub, in questi giorni, che portando i dipendenti allo sciopero hanno rischiato di far perdere consegne all’azienda. Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, ma l’obiettivo degli scioperi deve essere quello di trovare una soluzione idonea al mantenimento lavorativo della azienda, senza ostacolarne il lavoro”.

Chi pensava che i fascisti fossero solo dei bravi ragazzi attenti al sociale, si trova adesso di fronte alla conferma della loro funzione antioperaia e antipopolari. In una vertenza sindacale si schierano con il padrone e ripropongono un modello corporativo delle relazioni sindacali classico del ventennio fascista.

Per sabato 10, alle ore 11.00, gli antifascisti e il Cub hanno organizzato un presidio di fronte alla Prefettura di Alessandria sia per sostenere il diritto di sciopero dei braccianti che per contrastare i fascisti.

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