La Picerno, la ragazza “renziana pon pon”, una cosa di certo si è assicurata. Ha fatto le scarpe ad Emiliano nella corsa come capolista in Puglia nel PD. Come a dire che il merito premia. Poi dipende da quale merito si tratta. Ma nel caso della Picerno le cose son chiare. SI parla degli 80 euro e della sua spesa per 15 giorni. Naturalmente, fatta la sparata, poi ha ridimensionato la questione. Ha parlato del vivere inteso solo per mangiare e di una famiglia intesa come single e di una spesa fatta di un hard discount. “Mi avete frainteso”, ha commentato durante una delle sue molte rettifiche.
Intanto – a cose concrete, senza tener conto delle promesse – il provvedimento è una tantum e solo per la parte restante del 2014 Tutto il resto sono solo promesse e non vi è nessun dato certo di come reperire le risorse per gli anni a divenire. Per la verità anche per la rimanente parte del 2014 i tecnici del Senato hanno forti dubbi sulla copertura. Ma facciamo finta che sia tutto vero.
Voglio vedere una famiglia abbuffarsi di sfilatini, di verdura, di salmone e di dieci kili di pasta, decine di litri di succhi di frutta. Una spesa cioè fatta non per vivere, ma per dimostrare quanta roba si può comprare in un discount con 80 euro.
Ma a ben vedere lo scontrino che ha presentato ha sforato di circa 20 euro. Infatti, mediamentem nelle tasche dei 10 milioni di famiglie italiane entreranno solo 64 di euro. Che diventano 27 per i redditi intorno agli 8001 euro, e per coloro che lavoreranno per tutti i restanti 8 mesi del 2014. Perché i famosi 80 euro sono mensili e solo per chi lavora tutti i mesi. Meno lavori, meno bonus hai. Più precari, meno bonus.
Insomma l’aiutino renziano è come la piramide rovesciata. I ceti più abbienti (ammesso e niente affatto che chi percepisce 25mila euro lordi annui sia da considerarsi ceto “più abbiente”) più riceveranno. Non parliamo poi di quelli che sono sotto gli 8.000. “Provvederemo” ha detto il “l’uomo del fare”. Ma sfido a trovare qualcuno che gli crede!
Restiamo in attesa dei provvedimenti strutturali per il contrasto alla povertà e di sostegno alle classi più disagiate, che ancora una volta sono rimaste escluse dalle misure. Questo si intende quando si parla degli 80 euro come elemosina o come mancia elettorale.
Ma al di là della “cazzata” specifica, mi ha colpito la “ragazza pon pon” quando – presentatasi in TV per il suo spot – ha elencato tutti i provvedimenti che ha messo in cantiere: quelli pensati, quelli in fase di approvazione, quelli che verranno.
Un flash e mi sono ritrovato tutte le “ragazze veline” di berlusconiana memoria che ad ogni critica elencavano tutto quello che il governo aveva fatto, stava facendo e avrebbe fatto. Se qualcuno parlava di lotta alla mafia, via nell’elencazione di tutti gli arresti, tutti i latitanti arrestati o scovati, ecc; avanti con la tiritera imparata a memoria. Si parlava di lotta all’evasione? e allora via a tutti gli evasori scovati, le evasioni fiscali individuate. E via di questo passo.
La “ragazza pon pon” non è stata da meno. Uguale spiaccicata! E se qualcuno gli domandava “ma le tasse comunali sono aumentate e i servizi sociali comunali e regionali al cittadino?”, la “ragazza pon pon” sciorinava tutto quello previsto come rimesse verso i comuni, tutti i provvedimenti in stato di attuazione o di prossima attuazione in cui venivano promessi fondi alla casse comunali. E via di questo passo.
Ecco perché si è guadagnata la pole position alle liste europee in Puglia scalzando il “mediano” Emiliano!
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