Dopo averci provato mercoledì scorso, ieri il PD bolognese ha ritentato ieri di affacciarsi alla campagna elettorale con la sua capolista per le europee, Alessandra Moretti, organizzando un secondo dibattito sulle elezioni in Piazza Maggiore.
Se la settimana scorsa l’iniziativa elettorale era stata rimandata a causa della contestazione da parte di Ross@, questa volta il successo del PD bolognese è stato scarso anche senza la presenza di alcun contestatore.
Una trentina soltanto i partecipanti al dibattito in Piazza Maggiore, un numero quanto mai vergognoso per la piazza bolognese, accompagnato da un dispiegamento di forze dell’ordine a dir poco esagerato per proteggere quella che evidentemente ormai non è che una politica lontana dalle piazze e lontana dalla gente. Non basta organizzare un comizio all’aperto per essere popolari e ieri se n’è avuta la dimostrazione.
Nello stesso pomeriggio gli educatori delle cooperative organizzati dall’USB realizzavano un presidio davanti alla sede dell’amministrazione comunale, per chiedere un incontro in merito a ciò che ormai sta diventando l’emergenza di ogni estate, ossia la in-gestione dei centri estivi, che lascia senza stipendio migliaia di educatori costretti a contratti vergognosi e intermittenti.
Ross@, solidale con i lavoratori delle cooperative, aveva annunciato in mattinata che sarebbe stata in piazza a fianco degli educatori per sostenere la loro lotta e va da sé che un brivido è corso lungo la schiena dei politicanti PD, che hanno organizzato subito un cordone di difesa del proprio presidio.
A dir poco esagerata la reazione! Gli educatori, una cinquantina, hanno alla fine ottenuto un incontro con l’amministrazione per oggi pomeriggio mentre il PD non ha ottenuto che una ventina di partecipanti al comizio.
Se queste sono le forze che il PD riesce a mobilitare a suo favore, piu poliziotti che partecipanti, viene da pensare che forse la crisi della sua credibilità non sia poi così fantascienza, e che quando si mobilita una forza politica neo nata come Ross@, con parole chiare contro il sistema PD e contro le politiche al massacro dei lavoratori, sia davvero possibile rappresentare e praticare il conflitto e lavorare per l’alternativa.
I fatti dunque parlano da soli, quando il primo partito del Paese organizza un convegno per le elezioni europee che va semi deserto e blindato dalla polizia. Quando da un lato della piazza stanno i politicanti e dall’altro dei lavoratori in lotta per uno stipendio dignitoso, e quando i primi sono in numero molto minore dei secondi, appare evidente che la “sceneggiata” della scorsa settimana (come l’ha definita qualcuno), qualcosa di vero della nostra realtà rappresentava legittimamente. Ed evidentemente tanto “sceneggiata” non era.
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