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“Ora basta, fuori Casapound da Terni!”

E’ ancora alto a Terni questa mattina il livello di rabbia per l’aggressione fascista avvenuta ieri pomeriggio ai danni di alcuni giovani. Protagonisti dell’azione squadristica, tanto per cambiare, i fascisti di CasaPound, convenuti nella città umbra dal resto della regione e anche da Roma per mostrare i muscoli in occasione del comizio elettorale del loro candidato sindaco. Di seguito il comunicato emesso ieri sera dagli antifascisti e dalle antifascisti di Terni che per il prossimo 14 giugno annunciano in città un corteo per chiedere la chiusura del covo dell’organizzazione di Iannone:

“CasaPound ha palesato la sua vera natura. Poco prima del comizio tenuto dal candidato sindaco Piergiorgio Bonomi, spalleggiato dal vice-presidente nazionale Simone Di Stefano, circa venti picchiatori hanno condotto un’azione squadrista all’interno della biblioteca comunale.
I fascisti, fatto il loro ingresso all’interno dell’edificio, hanno aggredito tre giovani (fra cui due donne),prima di essere allontanati dal personale della biblioteca. E’ chiaro, quindi, che il numero degli aggrediti poteva essere anche maggiore. Di fronte a quanto accaduto riteniamo doveroso esprimere alcune perplessità: come è possibile che tre giovani vengano aggrediti senza motivo? Come è possibile che un evento del genere si verifichi all’interno di una struttura pubblica e nello specifico di una biblioteca, luogo deputato alla crescita culturale della cittadinanza? Com’è possibile che le forze dell’ordine abbiano lasciato passare, attraverso un loro cordone, questo gruppo di picchiatori? Il candidato sindaco Bonomi dov’era in quel momento?  Le associazioni che si occupano della gestione della Casa del Combattente ritengono ancora opportuno ospitare all’interno dei propri locali questi individui?
I cittadini pretendono delle risposte, Terni rivendica la sua identità e ripudia ogni forma di fascismo.”

Leggi anche: Comizio di Casapound, aggressione fascista a Terni 

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