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Intimidazioni contro intellettuali No Tav. Anche Gianni Vattimo in tribunale

Oggi a Torino si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento per il quale è indagato Gianni Vattimo. L’udienza è stata però rinviata al 10 luglio. Il reato contestato al filosofo ed ex europarlamentare, è quello di falso ideologico. Ad accusarlo i soliti due pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo che gli contestano di avere portato insieme a sè ,durante una visita ad alcuni detenuti del movimento No Tav, i due storici atttivisti No Tav Luca Abba’ e Nicoletta Dosio. La visita avvenne il 15 agosto dell’anno scorso. Entrambi erano stati indicati come suoi consulenti nel modulo di ammissione nel penitenziario e, per questo, indagati per il concorso nello stesso reato. Vattimo, Abba’ e Dosio erano stati poi convocati in procura come persone informate sui fatti e tutti avevano confermato che così era, sostenendo che tra loro esistesse realmente un rapporto di consulenza relativamente all’Alta Velocita’ ferroviaria. I due magistrati, tuttavia, non avevano creduto a questa versione iscrivendoli nel registro degli indagati. “Per noi il reato non esiste – ha dichiarato l’avvocato Carlo Blengino che assiste Vattimo – un europarlamentare ha pieno diritto di entrare accompagnato da chi certifica essere utile per il proprio ufficio”. Vattimo, dopo avere ricevuto l’avviso di garanzia, aveva parlato di “una scandalosa persecuzione giudiziaria verso il movimento No Tav”.

 

Solo tre giorni fa anche lo scrittore Erri De Luca è stato rinviato a giudizio per istigazione a delinquere. Lo scrittore è accusato di avere incitato in alcune interviste al sabotaggio del cantiere della Tav in Valle di Susa. Il processo si aprirà il prossimo 28 gennaio.

 

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