“Acqua, vino, olio – no al petrolio!”, questo uno degli striscioni dei Comitati NOTRIV esposti nella prima giornata del presidio a Montecitorio contro la conversione in legge del decreto sblocca italia. Sono da poco passate le ore 10,00 ed entra in piazza la delegazione più numerosa dell’Abruzzo, una degli oltre 180 Comitati e Associazioni che hanno aderito. Da un megafono si susseguono incessanti gli interventi/testimonianze dei rappresentanti e portavoce dei tanti “comitatini” come li ha definiti Renzi il devastatore. Ci sono proprio tutti, divesi, colorati, ma uniti nel gridare “NO sblocca italia”. Sono tanti ed è difficile elencarli tutti: NOTAV, NOTRIV, NOTAP, NOcorridoio RM-LT, NOtunnel TAV Firenze, NOEXPO, Salviamo il Paesaggio, Comitato Fuori Pista di Fiumicino, WWF, Greenpeace, MOMuos, Forum Naz.le Acqua Pubblica, Nogeotermia elettrica, Taranto respira. Dopo la “tagliola” imposta dal presidente della com.ne Ambiente, Realacci (PD – pres onorario di Legambiente… e dico tutto), per ridurre drasticamente gli interventi e la discussione, dopo le 12,00 una delegazione dei movimenti doveva essere ricevuta per una audizione, invece salgono le solite e sole ass.ni ambientaliste: Legambiente, WWF e Greenpeace. Tutti vivono sulla propria pelle le devastazioni, le nocività, i lutti di Genova, dellla Maremma toscana e del Friuli, che governi, sordi, corrotti e servi dei grandi prenditori avvoltoi di appalti pubblici, seminano tutti i giorni nel “bel paese”. La vergogna assoluta di questo “sblocca italia” è la questua di qualche milione di euro contro il dissesto idrogeologico, mentre per le grandi opere inutili si stanziano oltre tre miliardi e mezzo di euro. Oggi, giovedi, continuerà il presidio che per tutti sarà solo un nuovo inizio di una ecoresistenza di lunga durata.
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