Avanza con violenza l’attacco del Governo PD-NCD ai diritti dei lavoratori e dei settori popolari, un Governo delle basse intese, che cerca di fare il proprio meglio per soddisfare gli interessi del padronato italiano e della borghesia europea.
In pieno semestre europeo, Renzi e il PD stanno procedendo con metodi autoritari alla demolizione dei lacci e lacciuoli per il pieno soddisfacimento degli appetiti della borghesia: dalle riforme costituzionali, al Decreto Sblocca Italia, dalla controriforma della pubblica amministrazione, alla scuola “buona per l’impresa”, fino al Jobs Act.
Democrazia parlamentare, tutela dell’ambiente, servizi pubblici, diritti sul lavoro sono ostacoli da demolire per realizzare quella crescita capitalistica basata sullo sfruttamento sul lavoro e del territorio.
Ancora manca in Italia un livello di opposizione all’altezza della gravità della situazione, i conflitti e le situazioni di lotta esistenti sono un punto di partenza per la costruzione di un fronte di opposizione radicale. Ma possono essere un punto di stallo se non vi è un avanzamento concreto nell’individuazione di un nemico comune come il Governo Renzi, il “sistema PD” e la stessa Unione Europea.
Costruire un autentico e radicale antagonismo che sappia respingere le finte opposizioni di regime come quella espressa dalla CGIL, utile ad incanalare su binari morti le aspettative dei lavoratori. Per questo risulta importante il programma di lotte lanciato per un “Controsemetre Popolare”, lo sciopero sociale del 16, la riuscita dello sciopero generale nazionale il prossimo 24 ottobre promosso dalla USB, Orsa e Unicobas con le manifestazioni che si terranno nelle principali città italiane, fino alla giornata di mobilitazione nazionale del 14 novembre.
Per tutto questo, per rimarcare la nostra totale inimicizia a Renzi e al suo Governo che proponiamo alle realtà di lotta sociali, politiche e sindacali di organizzare una “degna” accoglienza al Presidente del Consiglio presente a Bologna, insieme alla crema di cementificatori, palazzinari e speculatori, in occasione dell’inaugurazione del prossimo SAIE (Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia) la mattina del prossimo mercoledì 22 ottobre.
Per difendere i lavoratori, i disoccupati, i servizi sociali e la democrazia dai diktat del governo Renzi e dell’Unione Europea.
Devono contare i nostri interessi, non quelli delle banche, delle multinazionali e dei tecnocrati di Bruxelles.
COSTRUIRE OPPOSIZIONE, DEMOLIRE IL GOVERNO DELLA UE
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