Mentre fa discutere la decisione della Germania di ospitare temporaneamente 21 rifugiati nell’ex campo di concentramento nazista di Buchenwald, le Nazioni Unite hanno definito un “passo verso la giusta direzione” la proposta dell’Unione Europea di farsi carico di 160.000 rifugiati, ma hanno invitato a realizzare immediatamente centri di accoglienza in larga scala in Italia, Grecia e Ungheria, ossia le terre di confine. In una nota, l’Alto Commissario Onu per i rifugiati (Unhcr) sostiene che gli stati europei devono rispettare le leggi nazionali e internazionali per la gestione dei confini, compreso il diritto delle persone di chiedere asilo in caso di guerra e persecuzione. “Le nostre stime iniziali indicano anche necessità più alte, ma ora il focus deve essere quello di assicurare che tutti gli stati membri prendano parte a questa iniziativa e che venga rapidamente implementata”, riporta il comunicato delle Nazioni Unite. Intanto la Germania ha deciso di ripristinare temporaneamente i controlli alla frontiera con l’Austria, sospendendo gli accordi di Schengen. La misura, secondo le autorità tedesche, si è resa necessaria per arginare il flusso di migranti nel Paese. Lo ha annunciato ieri il ministro tedesco dell’Interno, Thomas de Maizière. Sospeso anche il traffico ferroviario tra Austria e Germania. La decisione è stata presa dopo che la situazione a Monaco di Baviera è diventata insostenibile. Un portavoce della polizia locale ha detto che la città è giunta “al limite estremo” della sua capacità di accoglienza dei rifugiati, dopo l’arrivo sabato di circa 13.000 migranti. Si segnala intanto una nuova strage nel mare. Almeno 34 persone, fra le quali 4 neonati e 11 bambini, sono morti annegati nelle acque dell’Egeo a causa del naufragio dell’imbarcazione su cui erano stipati. La barca, secondo la guardia costiera greca, è affondata ieri sera a 15 chilometri dalle coste turche. Altre 69 persone sono state tratte in salvo, mentre un’altra trentina sono riusciti a raggiungere a nuogo la riva.
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