“1980-2016. Valerio vive…la rivolta continua!”. Un quarto di secolo non è bastato a cancellare la memoria e l’affetto per un giovane compagno di grande maturità e determinazione. Appena 19 anni, arrestato per l’attività antifascista quando era ancora minorenne, assassinato in casa da tre fascisti dei Nar mai ufficialmente identificati ma probabilmente individuabili per esclusione (basterebbe leggere Valerio Verbano. Ucciso da chi, come, perché). Un caso di singolare “pigrizia” della magistratura romana, in quegli anni attenta unicamente alla lotta armata di sinistra (un solo magistrato dedicato invece al terrorismo fascista: Mario Amato, ucciso dagli stessi Nar grazie al fatto di essere probabilmente l’unico sostituto procuratore romano a quel tempo senza scorta).
Il corteo che lo ha ricordato ancora una volta, per le strade del Tufello, a Roma, il suo quartiere, ha visto protagonisti giovani come lui.
Al centro del ricordo anche l’opera instancabile di Carla, la madre, morta dopo aver speso la vita nel tentativo di far riaprire le indagini e scoprire gli assassini di Valerio.
Le foto sono di Patrizia Cortellessa.
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