Una successione di fallimenti televisivi accompagnati da spocchia ed arroganza. Qualcuno paga oggi (poco), ma il conto vero deve ancora arrivare. Chi quelle scelte ha imposto. Mai nessuno che paghi? RAI 3 ora ha deciso: Politics chiude a dicembre, Gianluca Semprini sbarca a Rai News 24, e già la redazione è in sommossa. In discussione la direzione della Rete, Daria Bignardi, che ha portato Rai3, seconda rete per ascolti, a numeri da Tele Ciocco. Prossimo giro, dovrebbe toccare al ‘super Dg’ (per poteri) Campo Dall’Orto, che, come dicono in Rai, ‘ne avesse azzeccato una’. Ora, atterrato da 650 mila euro anno ai 240 mila per legge, benefits compresi, forse qualcuno tra gennaio e febbraio se lo compra. Visto che anche Renzi non lo ama più, e se il referendum va come sembra…
Una successione di fallimenti televisivi accompagnati da spocchia ed arroganza.
Qualcuno paga oggi (poco), ma il conto vero deve ancora arrivare, per chi quelle scelte ha imposto. RAI 3 ha finalmente deciso, dopo aver tentato inutilmente di risollevare ascolti da ‘sottoterra’: Politics chiude a dicembre, e Gianluca Semprini, il ‘fortunello’ portato in Rai da Sky con contratto a tempo indeterminato da Capo Redattore, verrà dirottato a Rai News 24, e già la redazione è in sommossa.
In discussione la direzione della Rete Tre, Daria Bignardi, che ha portato la rete che era al secondo posto di ascolti Rai, a numeri da TeleCiocco.
Prima lei, e, prossimo giro, il ‘super Dg’ (per poteri) Campo Dall’Orto, che, come dicono in Rai, ‘ne avesse azzeccato una’.
Ora, atterrato da 650 mila euro anno ai 240 mila tagliati per legge, benefits compresi, forse qualcuno tra gennaio e febbraio se lo compra. Del resto Renzi non lo ama più e se per giunta perde il referendum…
Anche se, più di così cosa poteva fare? mettere Renzi a condurre il Tg1?
Ma stiamo alla cronaca seria
Giorgio Santelli, bravo giornalista e parte dell’esecutivo del sindacato UsigRai, così ha diffuso attraverso i social. Titolo efficace, ‘TIZIO CAIO E SEMPRINI’, e lancio twitter esplicito: #Bignardidimettiti
«La Rai ha deciso di chiudere Politics, la trasmissione di RaiTre che Daria Bignardi decise di affidare ad un esterno, Gianluca Semprini, per l’occasione assunto come caporedattore non da lei ma costringendo l’azienda ad inserirlo nell’organico della mia testata, Rainews24, senza il parere favorevole e la richiesta del direttore Antonio Di Bella».
«Daria Bignardi volle Semprini perché non aveva tempo di scommettere, di valutare i colleghi già presenti in Rai e voleva – sue parole – andare sul sicuro. Politics ha superato il 3% di share solo quando ha ospitato il Presidente del Consiglio Renzi facendolo intervistare, soprattutto, da Bianca Berlinguer».
«Quanti soldi sono stati spesi per quella produzione? Quanti soldi sono stati spesi per gli arredamenti di studio? Quanto peserà un contratto a tempo indeterminato da caporedattore in questa azienda? Chi pagherà per queste spese? In un’azienda privata Daria Bignardi conserverebbe il proprio posto? Potrebbe almeno chiedere scusa a tutti i giornalisti Rai per aver detto che la scelta di Semprini era legata alla necessità di andare a colpo sicuro? Per aver fatto passare l’idea che in Rai siamo peggio di lui?».
«Per questi motivi sono sempre più convinto che ci dovrebbe essere una clausola contrattuale per i dirigenti che ne definisca la responsabilità civile di fronte a scelte che si dimostrano contrarie al bene dell’azienda e dei suoi lavoratori, non producono risultati e utilizzano male i soldi dei contribuenti».
«Insieme alla chiusura della trasmissione, per assurdo decisa da chi l’ha aperta e così l’ha voluta, ci dovrebbero essere le dimissioni di chi questo arrosto l’ha combinato immaginando, con un atto da “invasioni barbariche”, di ammaliare il pubblico portando un giornalista della concorrenza alla corte di RaiTre e sottoponendo il pubblico ad un modello televisivo che nulla ha a che vedere col Servizio pubblico».
«Purtroppo a questo mondo il senso di responsabilità alcuni dirigenti non ce lo hanno. Perché è troppo semplice scommettere con soldi che non sono i tuoi».
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Giacomo Casarino
Credo di non aver mai voluto guardarlo. Chissà se avrà prodotto un minimo incremento per il SI' al referendum, ragion per cui era stato assunto: certo, a dicembre non serve comunque più. E gli si dà il (mal)servito.