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I rifiuti a Roma. Inerzia, business… e dimissioni

Vogliamo parlare delle dimissioni di Paola Muraro, ex ormai assessora all'ambiente del Comune di Roma. E ne parliamo con Gualtiero Alunni, della Rete dei Comunisti di Roma e storico attivista ecoresistente delle lotte ambientali e territoriali a Roma. Ciao Gualtiero, buongiorno.

Buongiorno.

Vorrei cominciare dalla fine, dall'attualità diciamo così. Per cui Paola Muraro ha rassegnato le sue dimissioni, lo ha annunciato Virginia Raggi con un video nella notte tra l'altro ieri e ieri. Una decisione che deriva dall'iscrizione di Paola Muraro nel registro degli indagati, poi con l'avviso di garanzia che lei ha ricevuto per violazioni delle norme sulla gestione dei rifiuti. Però è una vicenda strana, che va avanti da mesi con incomprensioni, dubbi, liti interne al Movimento 5 Stelle … Quale è la situazione di Paola Muraro?

La situazione di Paola Muraro era già evidente quando è stata scelta come assessore. Il problema era l'incompatibilità e anche, chiaramente, questioni di interessi e quindi di coinvolgimenti con soggetti che non erano solo l'Ama ma era il “re della monnezza”, il famoso Cerroni. Pensare che Mario Cerroni in tutte le giunte che si sono succedute ha fatto il comodo suo, ha avuto sempre l'appalto per quella mega cloaca che è Malagrotta e senza che nessuna amministrazione – a partire da Rutelli passando a Veltroni e via dicendo – avesse mai creato le condizioni per costruire un'alternativa virtuosa, come la raccolta dei rifiuti porta a porta …

Tra l'altro, scusami, per Malagrotta l'Italia ha ricevuto multe su multe dall'Unione europea perché era una una discarica …

Abbiamo ricevuto quattro infrazioni ..

… che andava chiusa anni fa…

Andava chiusa 12 anni fa, pensa, perché chiaramente poi l'invaso si è riempito ulteriormente creando pure delle bolle chimiche spaventose, perché poi essendo indifferenziata tutte le parti producono chiaramente situazioni anche tossiche. I poveri cittadini di Malagrotta ne sanno qualcosa nel merito. Quindi l'elemento vero è questo, cioè questa signora che per 12 anni è stata consulente, ben pagata, tra l'altro, dell'Ama, stava ovviamente oltre anche il programma stesso del Movimento 5 stelle, che parlava con chiarezza – almeno sulla carta – di andare verso una scelta virtuosa del porta a porta e non dell'indifferenziata. Quindi è chiaro che questo quadro si è chiuso l'altro giorno perché questa signora ha ricevuto l'avviso di garanzia e a quel punto ha dovuto rimettere il mandato. Però si è perso tempo, tra l'altro, tempo che serve veramente, non solo per le politiche sui rifiuti che sono una ricchezza se viste chiaramente nell'ottica del porta a porta, ma poi ci sono i problemi dei lavoratori che proprio l'altro giorno hanno fatto uno sciopero in massa perché vivono una condizione difficile, la loro condizione di lavoro. Quindi tra lavoratori e ambiente c'è un problema enorme e questa giunta comunale se non lo prende per le corna, capovolgendo le linee politiche che hanno seguito fino ad adesso tutti, fino a Marino, è ovvio che la situazione sarà sempre la solita. Ci sarà il signor Cerroni, che tra l'altro è stato pure rinviato a giudizio per tante questioni ma, purtroppo, rimarrà così come è. Roma sarà invasa dai rifiuti

Chiariamo che l'avviso di garanzia che ha ricevuto Paola Muraro riguarda tutta una serie di vicende. Ha cinque capi di imputazione, riguarda una serie di comportamenti o di omissioni che lei avrebbe tenuto per favorire, in realtà, l'uso da parte del comune delle discariche, quindi con costi che per l'amministrazione comunale lievitano e, soprattutto, con un livello di smaltimento dei rifiuti che non è all'altezza della situazione. E' singolare però che proprio il M5S, che fanno, hanno fatto finora del cambiamento totale, del rinnovamento totale anche nelle persone che amministrano le nostre città e il nostro Stato, vada a pescare proprio come dicevi tu, una persona che da 12 anni collabora con l'Ama avendo guadagnato, avendo ricevuto da Ama circa un milione e mezzo di euro per queste collaborazioni, per queste consulenze …

No. Sembra quasi che non sia stata solo una consulenza, detto tra noi, sembra quasi che lei fosse parte fondamentale delle decisioni … sembra quasi che era la donna di Cerroni all'Ama, essenzialmente …

Esatto, visto che poi l'Ama a Cerroni, in più di un'occasione gli ha dato una mano direttamente o indirettamente. Viene poi il sospetto che il legame sia più ampio, possa essere almeno più ampio.

Certo un avviso di garanzia non è una condanna. Però è ovvio che un sindaco, se voleva capovolgere la politica ambientale e in particolare modo dei rifiuti, non sceglieva la Muraro. Ci stavano tantissime altre persone che negli anni hanno fatto battaglie civiche contro la raccolta dei rifiuti indifferenziata e quindi chiaramente anche contro il “re della monnezza”, perché calcoliamo che qui si parla di 1.500 tonnellate l'anno che vengono scaricate a Malagrotta, di cui 1.200 del comune di Roma. Poi c'è il Vaticano e altri, quindi parliamo di miliardi di euro l'anno che il sig. Cerroni, mettendo una buca, – ovviamente non si può definirla volgarmente buca però sostanzialmente l'invaso è questo – ha fatto si che tutti i costi per prendere i rifiuti, caricarli e scaricarli fossero tutti a carico nostro, della comunità, mentre lui mettendo a disposizione quella buca ha fatto miliardi per più di 40 anni.

Ha guadagnato bene. Il manifesto oggi parla di un giro di affari superiore al miliardo l'anno, quindi …

Infatti. Siamo a quel livello, perché parliamo di 70-80 euro a tonnellata, quindi …è veramente così.

Il punto è anche cosa succede adesso, perché tecnicamente la Muraro si è dimessa. La Raggi ha accettato le dimissioni di Paola Muraro ma in realtà sembra un po' congelata la situazione dell'assessore o ex assessore, perché la sindaca Raggi ha detto che assumerà lei le deleghe all'ambiente. Per ora non solo non c'è la nomina di un sostituto, ma da quello che filtra dal Movimento 5 Stelle è che non è nemmeno in programma di nominare un sostituto. L'impressione è che si voglia un po' aspettare di capire che cosa succederà forse con il procedere dell'inchiesta su Paola Muraro.

Sì, sì. E' questo. Ci può stare, diciamo, l'interim in tempo reale in attesa di una nuova nomina. Però si capisce diversamente. Non è solo un problema temporaneo ma sembra quasi che voglia aspettare per poi rideterminare. E' chiaro che una scelta del genere sarebbe drammatica. Drammatica perché, al di là dell'avviso di garanzia, le modalità di questa signora sono state veramente scorrette e comunque favorivano una persona nei confronti di tutta la comunità, la nostra ma non solo la nostra. I movimenti sono chiaramente disponibili anche a sostenere un intervento radicale di cambiamento di politica dei rifiuti. E' ovvio però che finché rimane questa scelta sembra quasi che ci siano ambienti, che non sono neanche politicamente collegati, almeno in maniera così trasparente al Movimento 5 stelle, che hanno l'interesse a sostenere questa signora e quindi gli interessi che non sono della comunità. Mi ricordo ancora quando nominarono De Dominicis, che era l'ex presidente della Corte dei Conti che è andato in pensione, ad assessore al bilancio, l'ultimo giorno che venne intervistato disse che glielo aveva chiesto lo studio San Marco. Questo Studio San Marco credo che sia veramente la figura nera dietro questa sindaca. Non so se chiaramente lo sia anche per la Muraro, però, questo studio legale sta lavorando abbastanza bene dietro le quinte, e non solo dietro le quinte, anche  con quelle figure che sono state messe intorno alla Raggi parlano chiaro. Figure che non hanno niente a che vedere con una parte innovativa, come vorrebbe essere il Movimento 5 stelle, ma invece ben radicati nel potere con Alemanno, con la Polverini e con tutta quest'altra gentaglia. Quindi credo che se non c'è un'azione virtuosa, del M5S in questo caso, la situazione dei rifiuti rimarrà così e purtroppo ne pagheremo le conseguenze sempre noi, perché poi i costi sono tutti a carico della comunità.

I costi in termini sia economici che, soprattutto, di salute ..

Non solo. C'è il problema del lavoro e dei lavoratori che non è secondario, perché la situazione dei lavoratori dell'Ama è drammatica. Una disorganizzazione tale che alla fine pagano sempre loro. Ovviamente paghiamo tutti, però anche i lavoratori hanno diritto a stare in un luogo che gli consenta di avere uno stipendio corretto e di lavorare anche in sicurezza …

… e di non ammalarsi, magari …

E di non ammalarsi. Sono queste le cose prioritarie. Per noi è importantissimo mettere insieme, perchè non sono sconnesse, la questione dell'ambiente e la questione del lavoro, che vanno affrontate tutte e due e risolte in maniera corretta, insomma, sia dalla parte dei lavoratori e sia dalla parte dell'ambiente che poi vuol dire la salute di tutti.

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