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Eurostop sul ballottaggio in Francia. Nè con i banchieri, nè con i razzisti

Eurostop sostiene la posizione della sinistra popolare francese che rifiuta di accettare la tagliola del meno peggio nel prossimo ballottaggio tra Macron e Le Pen.

Riteniamo infatti che i due candidati presidenziali siano entrambi il problema e non la soluzione. Per chi intende riaffermare dei seri processi di uguaglianza e progresso sociale in Europa, non è una alternativa quella tra la destra liberista incarnata dal banchiere Macron e la destra reazionaria rappresentata dalla Le Pen. Ritenere che uno dei due possa rappresentare il “meno peggio” è una dolorosa illusione, la stessa che ha logorato e infine liquidato la sinistra in Italia negli anni del berlusconismo.

In Francia come in Italia l’unica posizione coerentemente antifascista non è votare contro le forze di estrema destra ma sconfiggere il blocco reazionario dei banchieri e dei padroni che le alimenta. Esattamente  come nelle malattie: combattere i sintomi è importante ma per guarire bisogna combatterne le cause. Oggi l’avanzata di forze di estrema destra è il sintomo, ma la causa risiede nell’azione di quelle forze di centro e di centrosinistra che applicano politiche antipopolari.

L’opzione rappresentata da France Insoumise e da Mèlenchon ha dimostrato che una linea politica di rottura con i diktat dell’Unione Europea può raccogliere ampi consensi nei settori popolari e sottrarli così alla demagogia della destra. Consensi che sul piano politico, incluso quello elettorale delle prossime elezioni francesi a giugno, possono materializzare le forze per spostare in avanti la lotta per un vero cambiamento sociale, non disperdendo la rabbia manifestatasi con le imponenti mobilitazioni popolari contro la Loi de Travail.

Bene faranno i militanti, gli attivisti, i sostenitori di France Insoumise che non accetteranno per il ballottaggio il ricatto del “voto repubblicano” contro il Front National. Gli interessi rappresentati da Macron sono apertamente antagonisti a quelli dei lavoratori, dei disoccupati, del proletariato metropolitano delle banlieue. Quelli della destra sono inaccettabili per chi punta alla ricomposizione di tutti i settori sociali, inclusi i migranti, massacrati dai diktat dell’Unione Europea.

Eurostop si augura che la sinistra popolare aggregatasi intorno a France Insoumise e alla candidatura Mèlenchon tenga duro sulla sua posizione sulla irriformabilità dell’Unione Europea. Sarebbe una indicazione di indipendenza politica enorme e decisiva per riaprire la partita del cambiamento politico e sociale in Europa.

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4 Commenti


  • Gianrico T.

    Bella posizione, mi ricorda quella: "ne con lo Stato, ne con le BR", che voleva dire favorire lo Stato!!! Siamo rimasti un bel po' indietro compagni di Contropiano?

    !!!


  • Roby

    Parole al vento. Sottrarsi non serve a nulla. Se vince Le Pen (sempre se non ha mentito o non l'ammazzano prima) la Francia esce da Ue euro e NATO, succede il terremoto che può cambiare il volto di quest'europa di banchieri e di fascisti sotto l'ombrello americano. Se vince Macron la gabbia si rinforza così come l'imperialismo che la sostiene.

    E' chiaro quindi quello che bisogna fare: turarsi il naso e votare Le Pen ed un minuto dopo tornare a lavorare per aggregare quante più forze possibile attorno ai valori della sinistra antisitema.


    • Redazione Contropiano

      credere che un candidato alle presidenziali, ancorché di provenienza fascista, farà quel che promette, ci sembra decisamente ingenuo… E col naso turato, storicamente, non si avvertono più i pericoli individuabili dalla puzza…


  • Walter

    Non c'è mai stata tanta "pace" nel finto antagonismo tra i due blocchi parlamentari come in questi ultimi tempi.

    Eppure si continua a rincorrere quello che sembra il meno peggio dopo tutto quello che è successo in questi anni. Beh la democrazia alla States è riuscita nel suo intento anche in Europa… o la zuppa o il pan bagnato.

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