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L’Unione Europea stanzia 5 miliardi per nuove spese militari

Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sull’escalation militarista dell’Unione Europea, è bene che se li tolga dalla testa. La Commissione europea ha infatti presentato ufficialmente ieri il nuovo Fondo europeo per la Difesa, un fondo che ha l’obiettivo di promuovere investimenti nel settore militare per un totale di cinque miliardi di euro. La commissione giustifica questa operazione con il tentativo di evitare duplicazioni nelle spese nazionali per la Difesa e generare economie di scala. Ovvie le motivazioni morali presentate a giustificazione di questo gigantesco imput alle spese militari: “La popolazione in tutta Europa è preoccupata per la sicurezza loro e dei loro figli – ha detto il vice presidente della Commissione europea Jyrki Katainen –. Dobbiamo fare di più e meglio, in collaborazione con la Nato (…) Questo nuovo fondo sarà un catalizzatore per l’industria europea della difesa, che produce tecnologia ed equipaggiamento all’avanguardia e pienamente interoperativo. Gli stati membri rimarranno responsabili delle loro scelte, ma con più efficaci economie di scala”.
In pratica, il Fondo europeo per la Difesa avrà due capitoli. Il primo sarà dedicato alla ricerca. Il nuovo strumento finanziario concederà sussidi ai progetti più innovativi. Da qui al 2019, la Commissione europea metterà a disposizione 90 milioni di euro, di cui 25 milioni solo nel 2017, tutti provenienti dal bilancio comunitario. Dal 2020, il Fondo sarà dotato di 500 milioni di euro all’anno. Fin da oggi, Bruxelles lancia un bando, accettando proposte nel campo della tecnologia navale senza equipaggio, riferisce il Sole 24 Ore.
Il secondo capitolo del Fondo punta invece a razionalizzare la spesa nell’acquisto di materiale o nello sviluppo di nuove tecnologie a fini militari In questo caso, il denaro è concesso a gruppi di paesi in collaborazione tra loro. Il fondo avrà a disposizione 500 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020, e successivamente 1 miliardo all’anno. Secondo Bruxelles, il Fondo dovrebbe generare nuovi investimenti per cinque miliardi euro destinati a quello che ormai si va configurando come il complesso militare-industriale europeo.

Al momento i paesi dell’Unione Europea spendono circa 227 miliardi di euro per le spese militari (1,34% del Pil complessivo della Ue) rispetto ai 545 degli Stati Uniti (3,3% del Pil statunitense).

Recentemente è stato presentato dalla Commissione il rapporto sul futuro della Difesa Europea da qui al 2025. Nel rapporto vengono indicati tre scenari. Il primo fotografa il presente stabilendo che i paesi restino responsabili della difesa nazionale, con cooperazioni ad hoc. Il secondo scenario prevede che i paesi mettano insieme attività operative e strumenti finanziari. Infine, il terzo scenario si basa sulla piena applicazione dell’articolo 42 dei Trattati, con la nascita di “una comune difesa e sicurezza”.

 

 

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