“L’arresto in Germania del presidente eletto della Catalogna Carles Puigdemont e quello di altri dirigenti catalani in Spagna è un atto gravissimo” scrive in un nota Potere al Popolo.
La risposta delle autorità spagnole contro il movimento indipendentista e più in generale per l’autodeterminazione catalana è stata brutale, evidenziando come le eredità del franchismo e l’ipoteca della monarchia sulla Costituzione spagnola siano ancora pesantissime.
“La repressione si fonda su un quadro costituzionale e legislativo ereditato dalla dittatura franchista che contrasta con i principi democratici che normalmente i governi UE invocano nei confronti di altri paesi”. Potere al Popolo condanna apertamente l’arresto in Germania del presidente catalano Carles Puigdemont e quelli dei dirigenti catalani.
“Chiediamo l’immediato rilascio di tutti i prigionieri politici , il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo catalano, il diritto del Parlamento della Catalogna a svolgere le sue funzioni e che si fermi la repressione”.
Intanto sul piano degli avvenimenti nella repressione in Ctalaogna, va segnalato che il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU) martedi ha ha accettato di discutere la richiesta del presidente Carles Puigdemont che ha denunciato la violazione dei suoi diritti politici in Spagna. La decisione è arrivata dopo che l’ONU la settimana scorsa ha chiesto al governo spagnolo di garantire i diritti del deputato di Insieme per la Catalogna (JxCat) Jordi Sánchez
Gli avvocati di Puigdemont hanno annunciato all’inizio di febbraio la presentazione della denuncia, primo passo di un’offensiva internazionale per denunciare la violazione dei diritti politici e fare pressione sul governo spagnolo. In particolare, la denuncia è stata presentata sostenendo che la Spagna ha violato due convenzioni internazionali: i diritti civili e politici e la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Puigdemont ha presentato la denuncia all’ONU e non a un’altra istanza come la Corte Europea di Strasburgo in modo che il quadro interpretativo dell’organismo si basi sulla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, che riconosce il diritto di autodeterminazione. La risoluzione finale dell’ONU imopegnerà formalmente la Spagna, poiché è firmataria dell’accordo e del protocollo aggiuntivo dell’organismo, ma il Comitato non ha la capacità di sanzionare qualora la Spagna decidesse di non rispettare la sua decisione.
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