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Roma. I fascisti di Casapound cacciati dalle donne di San Paolo

Ieri mattina #SanPaolo si è svegliata col sole, e allora si esce, si passeggia, si fa la spesa e ci si incontra. Ma girando per il nostro quartiere purtroppo stamattina abbiamo trovato un corpo estraneo…un gruppo di militanti, o meglio figuranti, di casapound venuti a portare il nero del loro banchetto elettorale, la loro propaganda razzista e zero proposte per il quartiere. Una presenza provocatoria e ostile, supportata da decine di “mastini” appostati tra i cespugli di fronte al banchetto, in perfetto stile fascista. Un gruppo di donne residenti non ha voluto sopportare in silenzio, e si è avvicinata al banchetto cantando “Bella Ciao”, per ribadire che San Paolo, il quartiere che viviamo tutti i giorni, è antifascista e che gli unici stranieri nei nostri quartieri sono proprio loro e la loro inutile propaganda.
Il vuoto di idee che è nelle teste dei “fascisti del terzo millennio” era del resto perfettamente rappresentato dai pochi volantini distribuiti: tartaruga da un lato, pagina bianca dall’altro; e dall’incapacità del candidato, nascosto dietro al suo servizio d’ordine, di rispondere alle domande sul quartiere poste dalle donne presenti.
Ma purtroppo non è tutto folclore: con la scusa di un meccanismo elettorale ormai lontano dalle persone, ai fascisti sembra tutto concesso, di aggirarsi in forze in un quartiere che non è il loro, di minacciare chi si rifiuta di prendere un volantino, di insultare chi canta bella ciao e chi ricorda ancora una volta che la nostra Repubblica nasce dalla resistenza e l’antifascismo è la base della nostra costituzione!
Ma il giochino del banchetto elettorale non sta in piedi, e come oggi si è rotto e sono stati costretti ad andar via scortati dalla polizia, se ci saranno altre “intrusioni” saremo lì, per dire fuori i fascisti dai nostri quartieri!

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