La magistratura piacentina ha revocato il divieto di dimora per i dodici facchini della TNT. Potranno così tornare alle loro case e rientrare al lavoro.
La USB ricorrerà, già lunedì, al tribunale della libertà di Bologna per l’annullamento definito di ogni provvedimento.
Soddisfazione per questa revoca ma anche determinazione nel rivendicare i diritti dei lavoratori della logistica, accusati in modo pretestuoso dall’azienda ma in realtà colpevoli solo di aver intrapreso iniziative di lotta contro le ingiustizie che i lavoratori subiscono.
La mobilitazione e la campagna di solidarietà nazionale ed internazionale continuerà anche per i 33 facchini licenziati alla GLS.
L’USB intende portare sul tavolo del Governo il problema di un sistema di appalti basato sullo sfruttamento più feroce e sulla negazione dei diritti dei lavoratori.
Il 22 febbraio manifesteranno a Roma al Ministro del Lavoro con uno sciopero nazionale della logistica.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa