Ieri pomeriggio, dopo un presidio in piazza Santi Apostoli, sono state consegnate le 200.000 firme della petizione al Presidente della Repubblica contro il sanzionamento nei confronti della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, insegnante palermitana.
Alle 16 una delegazione composta da Paola Palmieri – dell’esecutivo nazionale USB – Flavia Manzi e Cristina Fuga – in rappresentanza di USB Scuola – Tommaso Marcon ed Elettra Luna Lucassen – studenti dell’Osa – ha consegnato le 200mila firme alla professoressa Luisa Corazza, consulente del Presidente della Repubblica per le questioni di carattere sociale.
Il giorno prima, mercoledi, c’è stata una significativa giornata di mobilitazione nazionale di Usb e del mondo della scuola in solidarietà della prof.ssa Dell’Aria.
A Palermo il Provveditore agli studi Marco Anello ha dimostrato una totale chiusura, negandosi alla delegazione dell’USB e facendoci ricevere dalla Digos, evidenziando scarso interesse ad ascoltare la voce non solo della nostra organizzazione, ma di tutte quelle migliaia di persone che hanno espresso la loro solidarietà.
Mentre in tutta Italia presidi riuscitissimi davanti alle prefetture vedevano la partecipazione di centinaia di persone, con punte particolarmente affollate a Napoli, Bologna, Milano, Torino, Firenze e Catania, il provveditore di Palermo concedeva alla delegazione dell’USB solo di depositare le firme al protocollo ed effettuare foto (ma non video) della consegna.
Ancora una volta il provveditore di Palermo dimostra chiusura al dialogo e una raffigurazione distorta del “potere”: un dirigente dello Stato deve rispondere del suo operato ai cittadini italiani ed essere pronto ad accogliere le critiche che gli stessi gli pongono.
“Chiediamo fin da subito, sulla base dell’atteggiamento mostrato dal dottor. Marco Anello, le dimissioni del Provveditore di Palermo, ribadendo che la prima caratteristica di un dirigente dello Stato deve essere capacità di ascolto e confronto” afferma l’Usb scuola in un comunicato.
I partecipatissimi presidi di mercoledi dimostrano ancora una volta come tutta la società civile stia percependo il clima irrespirabile che aleggia nelle scuole, dove libertà di insegnamento e libera formazione dell’individuo sono sotto attacco da parte di un potere arrogante e tracotante, che fa della censura e del machismo istituzionale la sua natura più volgare.
Intanto pare che sarà revocata la sospensione per l’insegnante palermitana sanzionato per aver permesso che un video realizzato dagli studenti in cui si accostava il Decreto Sicurezza alle leggi razziali fosse mostrato durante la giornata della memoria. Del caso si è interessato direttamente Matteo Salvini, dopo che nel mondo della scuola e nel paese si era scatenata una ondata di protesta contro un provvedimento segnato come minimo da “un eccesso di zelo filogovernativo” di un funzionario del provveditorato di Palermo.
La mobilitazione potrebbe però proseguire con altre iniziative nei prossimi giorni, fino al sostanziale ritiro della sanzione alla prof.ssa Dell’Aria e al ripristino della vera legalità nelle scuole: il rispetto della Costituzione e della libertà di insegnamento, apprendimento e libera espressione. L’Usb Scuola sottolinea di essere felice dello “scatto di orgoglio di tutto il mondo della scuola e di tutti coloro che si sono uniti alla nostra petizione e ai nostri presìdi di ieri fino ad ottenere questo straordinario risultato che, oltre a ridare dignità alla professionalità della Prof.ssa Dell’Aria, restituisce alla scuola pubblica statale il ruolo di baluardo contro il fascismo e la censura, in nome dei valori della nostra Costituzione”.
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