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Coldiretti: “senza stranieri raccolti a rischio, servono studenti e pensionati”

E’ come in quel film del 2011 che narrava di una città veneta in cui, scompaiono, in una notte, tutti gli immigrati ed al tizio che invocava, tutti i giorni, dalla sua TV privata, uno tsunami xenofobo, va in tilt la fabbrichetta.

Quella di Coldiretti sembra una confessione in piena regola: la grande filiera agroalimentare italiana si regge sullo sfruttamento selvaggio dei lavoratori stranieri senza diritti, preda del capolarato e del ricatto del rinnovo del permesso di soggiorno.

Sono i braccianti agricoli che lavorano nelle campagne di Puglia, Calabria, Agro Pontino et, e che si spaccano la schiena per 14 ore al giorno; che vivono in quelle sterminate baraccopoli che vanno a fuoco ogni due per tre; che sono prive di acqua e di ogni più elementare servizio, in primis, quelli igienici.

Come i 10 che sono morti il 5 agosto del 2018, ammassati nel furgone del caporale come bestie verso il macello, sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, in Puglia.

O come il nostro compagno di USB, Soumaila Sacko, bracciante e sindacalista attivista per i diritti dei lavoratori agricoli ucciso a fucilate il 2 giugno del 2018 nei pressi della tendopoli di San Ferdinando(RC), nella piana di Gioia Tauro in Calabria. San Ferdinando: una baraccopoli che accoglie centinaia di braccianti in condizioni disumane ed in cui, a gennaio, sempre in quell’anno maledetto, perse la vita Becky Moses, una ragazza di 26 anni proveniente dal Niger.

Se pensi da schiavista, neanche ci fa più caso, a quel che dici.

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10 Commenti


  • Giacomo

    Me li immagino gli studenti che mollano il divano e la PlayStation per andare a raccogliere pomodori alle stesse condizioni dei “negri” che tanto vorrebbero buttare in mare. Vedo già la fila…


  • Felice

    Giacomo, gli studenti ed i disoccupati andrebbero a fare quei lavori, ovviamente però pagati il giusto e messi in regola e non trattati da schiavi; ricorda anche che la vita in Italia è cara e se devi pagarti un mutuo o un affitto con le spese varie di luce, acqua, gas e cibo(e non quindi superfluo) non puoi farcela senza una paga accettabile.. Gli immigrati riescono perché vivono in tanti nelle baracche e tanti di loro finita la stagione della raccolta tornano nei loro paesi dove si vive con pochi soldi e con quello guadagnato qui nella stagione la vivono tutto il resto dell’ anno loro e la loro famiglia!..


  • Mikele

    Ricordiamo comunque che gli agricoltori italiani NON sono quelli delle piantagioni di cotone, o come quelli di “Django”.. Qui siamo davvero all apoteosi… Dipingere come schiavisti e sfruttatori gli agricoltori che sono la categoria che in realtà piú soffre per le scarse tutele del Lavoro delle proprie mani.. Vedendosi SVENDERE le proprie produzioni (che vanno dal frumento ai pomodori, dagli agrumi alle verdure, etc) senza poter far fronte poi ad assolvere ai doveri legali ed umani… In altre parole: non si riesce a tirar fuori pane per sé stessi e la propria famiglia e qui si pretende di assicurare vite dignitose a chi poi?! All interno d un contratto di lavoro i braccianti hanno tutti i diritti e gli agricoltori sono tutti caporali e schiavisti, al di fuori di questo invece quelle stesse vite umane(perché é di questo che si sta parlando!) possono continuare a vivere in barakke e in condizioni animalesche… Poi avrei un infinità di cose da dire ma mi servirebbe un libro… In conclusione vi suggerisco di non dare troppo peso a quello ke dicono i media ma di farsi una reale idea della situazione parlando e confrontandosi con chi quella realtà la vive davvero… E sentite tutte le campane!


  • Maria grazia filippu

    Io quando studuavo all’università nel 77mi ero iscritta all’ufficio del lavoro nelle liste per i lavori agricoli stagionali. Fui chiamata per una raccolta delle fragole che mise a dura prova la mia schiena anche se al tempo avevo un fisico di ventenne allenata atleticamente. Riuscii a portarla a termine con impegno e fui retribuita con la diaria prevista per i braccianti agricoli come nel ccnl. Con tanto di contributi versati all’INPS. Le raccolte sono lavori a termine che consentono anche per gli studenti di poter programmare una prestazione occasionale, e per gli altri ragazzi una opportunità di lavoro di primaria necessità. Questo lavoro deve tornare ad essere valorizzato per quello che è un valore di prima necessità. Non lo dico per retorica i miei avi hanno alimentato le famiglie e le mense delle fabbriche, ospedali, con i prodotti agricoli deglu orti urbani sopravvisuti nella mia città fino alla fine degli anni 60 . Il lavoro della terra non deve essere mortificato deve essere vivificato perché è ciò che ci sostiene e cerchiamo di ricordarlo ogni volta che appoggiamo i piedi per terra.


  • Anna Maria Petoletti

    Ora sì che tutti quelli che ‘Salviamo l’Italia dall’invasione dei migranti’ possono mettere in pratica il loro credo, rimboccarsi le maniche e partire per i campi.


  • Gianni

    Ora i nodi vengono al pettine.
    – gli agricoltori sono costretti a far
    lavorare in nero gli stranieri.
    – ai vari governi fa comodo
    manodopera a basso costo. I
    problemi del caporalato è da 60
    anni che esiste e nessuno lo ha
    voluto risolvere..
    – i giovani italiani non fanno questi
    lavori perché non ci sono
    garanzie


  • FELICE Umberto Fasolato

    Oltre 50 anni fa,finita la scuola, già dall’elementari nel periodo delle vacanze andavo ad aiutare papà,mi abituai ai sacrifici, ora i giovani
    non ne sono abituati e devono sapere che quel lavoro talvolta non ti impegna con orari come nella vita d’ufficio ma ti gratifica con una giusta retribuzione. Chi offre il lavoro non deve sfruttare chi ha bisogno ma deve pagare il giusto. Sono entrambe i due lati della medaglia.


  • Nicola

    Io per 50€al giorno ci vado e sicuramente insieme a me molti italiani . Quindi basta ripetete quello che sentite in TV sono bugie.


  • BigJack

    Ci sono i pervertiti delnreddito di cittadinanza in attesa di occupazione……mandateceli!!!


    • Redazione Contropiano

      Ti offri tu volontario per 2 euro l’ora? Dài l’esempio, sii coerente…

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