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Italia condannata, giustizia per i pescatori indiani uccisi dai “due marò”

L’Italia ha violato la libertà di navigazione e dovrà pertanto compensare l’India per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all’imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell’equipaggio del peschereccio indiano Saint Anthony“. Corte de L’Aia.

Tutti i mass media ed il palazzo esultano perché il tribunale internazionale ha riconosciuta la nostra sovranità nel giudicare i marò che uccisero due pescatori indiani.

Dimenticano che l’Italia, nella stessa sentenza, è stata giudicata COLPEVOLE di questi omicidi e condannata a risarcire tutte le vittime di questa azione delittuosa.

La giustizia italiana ora dovrà stabilire se i due marò hanno violato le consegne e quindi sono responsabili, oppure se obbedivano ad ordini ed è lo stato italiano il colpevole.

Non vedo cosa ci sia da esultare, c’è da vergognarsi e da ricordare Valentine Jelastine e Ajeesh Pink, i pescatori uccisi in violazione della legge internazionale. A tutte le vittime di questa colpevole azione dell’Italia va la nostra solidarietà e per loro vogliamo giustizia.

P.S. I politici di palazzo che esultano per “l’immunità” dei due marò, dovrebbero pensare un momento ai 20 italiani uccisi nel 1998 sulla funivia del Cermis, in trentino, per colpa della manovra folle ed illegale di un aereo militare USA.

I piloti furono considerati immuni dalla giustizia italiana, giudicati negli Stati Uniti e lì assolti.

STATE DALLA PARTE DELLE VITTIME.

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