Ieri è stata trasmessa in Procura una notizia di reato per Nicoletta Dosio, militante No Tav e coordinatrice di Potere al Popolo.
L’accusa è “evasione”: Nicoletta, che è agli arresti domiciliari, si sarebbe recata sotto casa di Dana Lauriola, a pochi metri dalla sua abitazione, la mattina del 17 settembre, quando questa veniva prelevata e portata in carcere.
Non si ferma dunque la repressione della Procura e della Questura di Torino, ma più in generale dello Stato italiano, contro Nicoletta e contro il movimento No Tav.
Vale la pena ancora ricordare che Nicoletta, come Dana, sono recluse per avere partecipato a una mobilitazione pacifica nel 2012 e per continuare ad essere convinte sostenitrici delle ragioni della lotta No Tav.
Una repressione che è l’unica risposta a disposizione di un sistema economico e sociale incapace di risolvere le sue crisi, e di mettere in discussione il proprio nocciolo ovvero la predominanza degli interessi privati e speculativi.
Questo ennesimo episodio arriva peraltro all’indomani della devastazione del territorio piemontese causata da una alluvione, fatto che ripropone l’urgenza di abbandonare i progetti di opere inutili e dannose e provvedere subito a un piano pubblico straordinario di prevenzione e manutenzione del territorio, con investimenti e assunzioni.
La repressione non fermerà la lotta per un modello diverso di società!
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa