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Calabria. Arrestato per associazione mafiosa il presidente del consiglio regionale

Fra le 19 persone arrestate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta su presunti rapporti fra politici locali e ‘ndrangheta, c’è anche Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria.

Tallini, è un esponente di Forza Italia, ed è stato posto agli arresti domiciliari. Contro di lui è stata formulata l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale. E’ uno degli esponenti della “politica” calabrese che, insieme ad altri, non ha mostrato alcun gradimento per il nome di Gino Strada commissario straordinario per la sanità in Calabria “perchè la Calabria può fare da sola”.

I 19 indagati nelle province di Catanzaro Crotone e Roma ritenuti responsabili, sono accusati a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

L’operazione “FarmaBusiness” dei carabinieri di Catanzaro si incentra sulla costituzione di una società, con sede nel capoluogo, finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, 2 in Puglia e 1 in Emilia Romagna) che la cosca Grande Aracri di Cutro (Kr) avrebbe utilizzato per riciclare capitali illeciti.

Le indagini avrebbero permesso di definire i nuovi assetti della cosca dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo, Nicolino Grande Aracri, e di documentare l’intestazione fittizia di beni e utilità e una “rilevante progettualità imprenditoriale” per reimpiegare i proventi illeciti della cosca attraverso la società al centro delle indagini.

In questo contesto sarebbe emerso il supporto fornito al clan, specie nella fase di avvio della società, di Tallini, il cui intervento, ricambiato con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014, sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l’iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni.

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