“Costruiamo l’Ecosocial Forum Internazionale”.
Si sono dati appuntamento ieri mattina a Castel dell’Ovo, dove tra poco più di due settimane arriveranno i 20 ministri dell’ambiente dei 20 paesi più ricchi al mondo (comprese dittature di fatto, come Turchia e Arabia Saudita) in occasione del G20 clima e ambiente.
Gli attivisti che stamattina, con striscioni e “sacchette” con le facce dei ministri, hanno lanciato ufficialmente le mobilitazioni contro il summit di quei giorni sostengono che chi crea il problema “non è la soluzione”!
“Scegliere Napoli e la Campania per questo summit ci appare quanto meno una beffa, uno schiaffo dritto in faccia, alle comunità del nostro territorio che da anni fanno i conti con le conseguenze drammatiche di una criminale gestione dello smaltimento dei rifiuti legali ed illegali, che ha ammalato e ucciso decine di migliaia di persone, che ha socialmente ed economicamente devastato intere aree della regione. Ecco perché oggi i volti dei 20 ministri sono affissi su queste sacchette, siamo stanchi di essere presi in giro“, dichiarano gli attivisti.
Mentre i programmi di abbattimento della CO2 vengono sempre più diluiti fino a diventare totalmente irrealistici, mentre nuove forme di sfruttamento dei territori si travestono di “svolta green” e alla distruzione delle condizioni di sopravvivenza della nostra specie (e di molte altre) sul pianeta potrebbero mancare solo pochi decenni.
Questo vertice proprio nei giorni in cui cade il ventennale del G8 di Genova ci ricorda indirettamente che i noglobal avevano ragione. E farlo in una regione simbolo della devastazione ambientale e del diritto alla salute è solo una provocazione in più.
Visto da sud è ancora più chiaro il legame tra giustizia sociale e giustizia ambientale.
Il 21 luglio si terranno gli incontri dell’ecosocialforum, sia in presenza che da remoto con attivisti, docenti ed esperti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India, come ad esempio Vandana Shiva, ma anche le esperienze che in Italia hanno animato la resistenza ambientale, dai NoTav ai comitati di Taranto.
Il 22 luglio invece ci sarà la manifestazione, che sarà raggiunta da attivisti non solo campani ma anche dal resto del paese a partire dai tantissimi giovani e studenti che hanno animato negli ultimi anni le mobilitazioni di FridaysForFuture
“Crediamo che quella del G20 clima e ambiente sia un’occasione irripetibile. 20 anni fa a Genova centinaia di migliaia di persone avevano chiarito che un altro mondo non era solo possibile, ma era necessario.
Oggi abbiamo la prova del fatto che questo modello di sviluppo mette in pericolo la nostra stessa sopravvivenza sulla terra, lo spaventoso innalzamento delle temperature in Canada è solo la punta dell’iceberg di una crisi climatica che denunciamo da anni e che crediamo sia arrivato il momento di affrontare con i giusti mezzi, invertendo la rotta e dicendo basta alle vuote promesse dei ministri che stanno per arrivare a Napoli.”
Concludono così gli attivisti, dandosi appuntamento dal 20 al 23 luglio per tre giorni di mobilitazioni
Bees Against G20*
(Reti, comitati e movimenti per la difesa della salute e dell’ambiente)
* Le api agiscono in sciame e non isolatamente, sono fondamentali alla sopravvivenza dell’ecosistema. Ma se vuoi schiacciarle hanno il pungiglione per difendersi.
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Alfonsina Catetino
Caro Salvatore, nella vital le ho viste tutte. Se non hai il coraggio di aiutare chi sta davanti a te, lo conosci e fai finta di niente, è inutile farsesco e maligno ogni progetto organizzato per fare il bene A chi, quale bebe. Sono 13 anni che grido nel deserto, in mezzo agli uomini e ai tribunali, di vedere mio figlio che mio marito mi ha portato via per uccidermi senza macchiardi le mani di sangue….. Nessun giudice ha letto ke carte in 13 anni mio figlio che aveva 12 anni al tempo dei fatti, plagiato dal mio ex marito contro di me, oggi ha, 25 anni e pensa che sono stata io a non volerlo vedere….. Di quali diritti mi parlare, di quale condivisione, di quale flash mob? Se finisci nei guai due sono le pissibilita’ che hai: o muori di doliri o uccidi personalmente che ti ha distrutto la vita. Le parate sono militari, le fanno in Cina come comanda il regime…. IN Italia sembrano organizzate in nome della libertà. Tutte kazzate. La libertà non esiste perché il sistema funziona alla perfezione per far sì che ognuno abbia paura, e si faccia, solo gli affari suoi. Nessuno interviene, mai ad aiutarti, mai…….. Un caro saluto, alfonsina