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Le parole di guerra totale di Biden non sono le follie di un anziano che, poveretto, straparla. Biden non è pazzo, così come non lo è Putin, al contrario di quanto cercano di far credere tutti i guerrafondai in giro per il mondo.

Aver insultato il presidente russo ed essersi augurato un golpe contro di lui, averlo cioè trattato come Saddam Hussein, fa parte del gioco sporco dell’amministrazione USA.

Che ogni volta che si aprono trattative soffia sul fuoco della rottura, soprattutto facendo pressioni sul governo ucraino. Il quale ovviamente dopo simili parole del presidente USA torna a chiedere la NO FLY ZONE e tutto il resto che porta alla terza guerra mondiale.

Che forse Biden non vuole, senza però in alcun modo scegliere la pace. Per gli USA l’ideale è un Afghanistan in Europa, che dissangui la Russia e metta tutto il resto del continente sotto il totale controllo americano.

Per questo anche Macron si è dissociato spaventato da quelle parole, a differenza del soldatino USA Draghi, che ha taciuto.

Il linguaggio di Biden è un calcolato e cinico modo di alimentare una guerra che, sul piano umano come su quello economico, paghiamo noi in Europa, mentre il potere e gli affari negli USA stanno incassando solo guadagni.

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2 Commenti


  • giancarlo+staffolani

    “Il linguaggio di Biden è un calcolato e cinico modo di alimentare una guerra che, sul piano umano come su quello economico, paghiamo noi in Europa, mentre il potere e gli affari negli USA stanno incassando solo guadagni”.
    Lettura logica e corretta.
    Al di la delle forme di come si è sviluppato tutto il corso del conflitto culminato con l’attacco russo, va ribadito che gli USA e tutto l’Occidente, in crisi irreversibile, con l’allargamento della Nato ad Est, hanno per anni agito deliberatamente per provocare la guerra, per essi è una “necessità strutturale infatti ”hanno terrore del “multipolarismo pacifico e coesistente” a livello globale, ben sapendo che esso sarebbe la fine della loro supremazia egemonica mondiale e favorirebbe le economie emergenti ed i paesi in via di sviluppo, sia con il miglioramento delle condioni economiche e sociali che nelle relazioni verso gli altri paesi di tutto il pianeta….
    E’ quindi prevedibile che ancora per molti anni difficilmente vi saranno periodi di “pace stabile”, almeno finchè nuovi “Rapporti forza” su scala mondiale ed i Movimenti Popolari all’interno degli stessi stati, non costringeranno gli Usa e l’Occidente ad accettare la “cooperazione multilaterale”come condizione irreversibile.


  • Daniele+Patelli

    Biden è un abile politico, ha fatto il matto per avere l’occasione di chiedere un aumento delle spese militari per avere l’appoggio dell’apparato militare industriale americano in vista delle elezioni di medio termine, a Biden dell’Ucraina non frega niente se non come un mezzo per distruggere l’Unione Europea (vista anche l’incapacità di Ursula Von Der Layen) e mettere l’Europa sotto il giogo americano come ha fatto giustamente notare il compagno Cremaschi, ma per il momento il suo orizzonte sono le elezioni a novembre ed il complesso militare industriale è molto potente in USA e muove moltissimi voti.

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