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25 Aprile. Le bandiere della Nato sono incompatibili con l’antifascismo

Persino il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ha dovuto ribadire l’ovvio: le bandiere della Nato non possono essere ammesse ai cortei del 25 aprile.

La Nato è un’alleanza militare imperialista e guerrafondaia finalizzata a perpetuare il dominio degli Usa nel mondo, quanto di più lontano dai valori della Resistenza antifascista, insomma.

E non lo diciamo noi, ma lo disse chi della Resistenza fu protagonista. Sulla rivista “La Resistenza Continua“, nel 1975, Angiolo Gracci comandante della 22ª Brigata Garibaldi d’assalto Vittorio Sinigaglia e liberatore di Firenze scrisse: “Non abbiamo liberato l’Italia dai nazisti per consegnarla all’imperialismo americano“.

Qualche anno prima, nel 1954, in un intervento al Senato, Pietro Secchia, che della Resistenza fu uno dei principali protagonisti, essendo il responsabile a livello nazionale del comando generale delle Brigate Garibaldi, affermò che: “Il programma della Resistenza fu la conquista della pace, della libertà e della indipendenza dell’Italia. L’adesione al Patto Atlantico è una rinuncia all’indipendenza nazionale ed è un tradimento della Resistenza“.

Gli atlantisti, i sostenitori della Nato, i guerrafondai pronti ad inondare l’Ucraina (e le milizie di estrema destra) di armi per assecondare i voleri di Washington, nulla hanno a che spartire con il 25 aprile!

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