Sabato 9 luglio a Roma (Hotel Hive, via Torino 6), si terrà una assemblea pubblica nazionale per rispondere e discutere sull’appello lanciato per una Unione Popolare da mettere in campo nell’agenda politica di questo paese. Qui di seguito l’appello su cui è stata convocata l’assemblea del 9 luglio.
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Siamo milioni in Italia a ripudiare la guerra e l’Italia in guerra. Condanniamo l’aggressione del Governo russo all’Ucraina, come ogni intervento militare delle grandi potenze della NATO, perché le guerre causano sempre distruzione, colpendo in primis la popolazione civile e portando morte, sofferenza e odio tra i popoli.
Siamo contrari alla decisione del governo e della maggioranza del Parlamento di condurre l’Italia in guerra, ribaltando, attraverso l’invio di armi, l’articolo 11 della Costituzione e aprendo così al rischio di una Terza Guerra Mondiale.
Rifiutiamo un’economia di guerra che porta a un aumento dei prezzi, che rende ancora più ingiusta la nostra società, favorendo la speculazione e gli affari di pochi contro i molti.
Riteniamo fondamentale che il nostro Paese agisca concretamente per un immediato cessate il fuoco, veri negoziati, un ruolo centrale della diplomazia e una Conferenza di Pace, unica via.
La guerra e la sua economia approfondiscono la devastazione del pianeta e impediscono che si cooperi per la soluzione dei problemi comuni.
Spetta a noi schierarsi nettamente a favore dell’ambiente, opponendoci al ritorno al fossile, costruendo una vera transizione ecologica e una reale lotta al riscaldamento climatico, non più rinviabile. Ci schieriamo contro la violenza sulle donne, il razzismo, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, l’aumento delle spese militari, le mafie, la corruzione e l’autonomia differenziata, che distrugge il sistema pubblico e penalizza in primo luogo il mezzogiorno.
Milioni di persone in tutto il mondo sono assetate di giustizia sociale e ambientale e si stanno mobilitando, ottenendo importanti vittorie.
Tocca anche a noi in Italia. È tempo di costruire un modello di sviluppo in ferma contrapposizione alle ricette neoliberiste, ai processi di privatizzazione, e al potere economico e politico dominante, che da tempo ignora l’interesse collettivo e l’importanza dei beni comuni, e con un apparato di potere politico-economico-mediatico che comanda nell’interesse di pochi.
Il 9 luglio a Roma vogliamo cominciare a percorrere questo cammino. A mobilitarci nella società, nel mondo della cultura e anche nel sistema politico – oggi blindato dal Governo Draghi e dalla maggioranza trasversale che lo sostiene.
Incontriamoci, discutiamo, costruiamo con chi soffre, si indigna, lotta. Con chi viene escluso da questo sistema. Con chi ha idee, creatività, competenze, e non si arrende.
Non è vero che “tanto non cambierà mai nulla”. Siamo noi che, congiuntamente, possiamo unire, costruire e cambiare. E noi le faremo cambiare nel senso della partecipazione, della democrazia, della solidarietà.
Insieme ce la possiamo fare!
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Andrea Bo
Chi?
Raffaele Ambrosino
descrivere un evento senza dire chi sono? fatt.
Manlio+Padovan
Io so di questo, che proviene da Democrazia Atea, per venerdì 1 luglio: è la stessa cosa?
Presentazione del Coordinamento di “Unità Popolare”
28-06-2022 21:04 – Redazione DA
Incontro di presentazione del Coordinamento di “Unità Popolare”.
Un Coordinamento aperto alla partecipazione di organizzazioni politiche, associative, ai movimenti, ai sindacati di base per la costruzione di un fronte che unisca le diverse realtà in un solo progetto politico, plurale e condiviso.
Le organizzazioni promotrici di Unità Popolare illustreranno gli obiettivi e le finalità del coordinamento e risponderanno alle domande dei giornalisti presenti.
L’ingresso per gli uomini è consentito se in giacca e pantalone lungo, per l’accesso è necessario fornire preventivamente il nominativo agli organizzatori alla mail: unita.popolare.2022@gmail.com
Redazione Roma
Per ora no, ma è possibile, sabato se ne discuterà
Sergio
W l’unione populista!
Maurizio
Ma quand’è che smetterete di scrivere proclami che a nulla portano, piuttosto abbiate il coraggio di scrivere articoli e distribuire volantini che inneggiao alla rivolta alla guerriglia al sabotaggio all’abbattimento dello status quo, qui siamo stanchi di essere rappresentati da 27 partiti comunisti dall’1,12 qui siamo a milioni ad essere sfruttati dma 3,33 all’ora, perché dovrei allora credere nelle assemblee, nei cortei, nelle infinite riunioni di empi principi, di chi c’ha il pelo di culo incarnito più rosso degli altri, uscite dalle vostre redazioni, convegni, dibattiti e diamoci una mossa, torniamo in montagna, caliamo il passamontagna e assaltiamo questo cazzo di palazzo, senza aspettare ottobre ed anche senza le tesi di aprile, si può fare, si deve fare, cosa volete che siano 10/100/1000 ergastoli, potrebbe pure andare bene, allora sarebbero 10/100/1000 statue di eroi morti o vivi della rivoluzione che finalmente esploderà dando lustro e dignità a chi vorrà sporcarsi le mani strappando il cuore dal petto a chi ora ci opprime, ci insulta, ci sfrutta.
Redazione Roma
Stiamo aspettando che Lei dia il calcio d’inizio, con almeno 11 giocatori in campo
Maurizio
Il pallone lo porto io! ✊🏿
Roberto Corsi
Bravo Maurizio !!!!!!!
ciccio messere
ma l’unione CARC, Rizzo ecc.. un’altra cosa ancora?
Redazione Contropiano
é una di quelle “famose” operazioni di disturbo..
pasquale
Certo se si cominciasse a dare seguito alle parole, cominciando a ragionare su forme di lotta più dura e incisiva, penso alle famose occupazioni, coinvolgendo di più i lavoratori e le masse…