Abbiamo scoperto che il Dipartimento di Stato USA è “interessato” a cosa scrive Contropiano. La cosa non era certo imprevedibile ma è indubbiamente emblematica del clima di guerra che si respira nel mondo.
Già negli anni scorsi, utilizzando il servizio di localizzazione di Google sui paesi da cui si connettono i nostri lettori, avevamo notato che c’era una postazione fissa in mezzo al Golfo di Guinea, praticamente una nave adibita alle intercettazioni.
Poi negli Stati Uniti c’era una località in cui risultava un utente praticamente impegnato nella lettura costante di Contropiano; una fidelizzazione straordinaria, ma decisamente anomala.
La conferma ufficiale ci è arrivata lo scorso 7 ottobre quando Google ci ha ufficialmente informato di “aver risposto a un procedimento legale emesso dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Ufficio per la sicurezza diplomatica, che impone il rilascio di informazioni relative al suo account Google. In precedenza, un’ordinanza del tribunale vietava a Google di notificarvi il procedimento legale. Ora siamo autorizzati a rivelare all’utente la ricezione del procedimento legale”.
Seguivano poi i riferimenti del procedimento e il consiglio di rivolgerci ad un avvocato.
A seguito di questa comunicazione – tramite il nostro avvocato – abbiamo chiesto formalmente e ufficialmente chiarimenti all’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia che istituzionalmente risponde al Dipartimento di Stato USA in tutti i suoi aspetti (incluso lo spionaggio, ndr).
Nella nota inviata all’ambasciata USA richiedevamo esplicitamente un incontro “per chiarire le ragioni dell’interesse del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che, come notificatoci da Google, ha richiesto ed ottenuto il rilascio delle informazioni relative al suo account.
Dalla comunicazione ricevuta la richiesta risulta relativa ai due procedimenti legali indicati in oggetto e di cui il giornale è completamente all’oscuro.
Non possiamo esimerci dal ricordare che Contropiano è una testata giornalistica regolarmente iscritta presso il Tribunale di Roma e che la legge italiana nonché l’articolo 10 della Convenzione europea, che assicura la libertà di espressione, compresa, quindi, la libertà di stampa, includono la protezione del giornalista in ogni fase della sua attività e con riguardo agli strumenti che servono a garantire l’effettivo esercizio della libertà di stampa, come la tutela della segretezza delle fonti, che svelano notizie al giornalista con garanzia dell’anonimato.
L’accesso a tutte le informazione relative all’account della mia assistita rappresenta una grave violazione della libertà di stampa e pertanto si chiede volerne chiarire le ragioni”.
Abbiamo atteso diciotto giorni e, non avendo ricevuto risposta dall’Ambasciata Usa né dal Dipartimento di Stato, abbiamo deciso di rendere pubblico il tutto.
In questi anni siamo stati sotto il tiro di imprenditori e Confindustria, di fascisti e magistrati, è la prima volta che ufficialmente finiamo nel mirino del Dipartimento di Stato Usa per il nostro lavoro di informazione, controinformazione e battaglia politica/editoriale.
Dobbiamo ammettere che essere “attenzionati” dagli apparati dell’imperialismo un po’ – ovviamente – “inquieta”, ma per altri versi riempie di orgoglio.
Vuol dire che stiamo lavorando bene. E dalla parte giusta…
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Giuseppe Aragno
Definirei un onore questa “attenzione”, ma è evidente che siamo di fronte a una violazione fdi diritti che la dice lunga sulla natura intrinsecamente autoritaria, se non reazionaria del Paese che passa per il capofila delle “grandi democrazie occidentali”.
Poiché ho avuto il piacere di scrivere a volte qualcosa per Contropiano, non sono solo al vostro fianco, ma mi sento orgoglioso di esserlo.
Agustin
La cia ci spia…
sotto gli occhi della polizia…
vi ricordate?
Redazione Roma
Eugenio Finardi
Mario
Classico delirio di onnipotenza di un imperialismo che inizia a vedersi togliere la terra da sotto i piedi.
Pieno sostegno a voi compagni e a tutta la vostra redazione che, come giustamente avete scritto, sta lavorando bene e dalla parte giusta.
Carta Igienica
Ragazzi, non preoccupatevi… questo è Blinken che mette le mani avanti… Si sta preparando per una mazzata epocale ed inizia a fare terrorismo preventivo colpendo alla cieca…
Franco
‘Quando il nemico ti attacca, vuol dire che abbiamo tracciato una netta linea di demarcazione tra il nemico e noi….(MAO TSE TUNG)Attendiamo che ci dipinge a fosche tinte, così oltre a tracciare una nette linea di demarcazione, abbiamo svolto anche un buon lavoro.
Sabino
certo pure voi però…
e Cuba
e il Venezuela
e Lula
per Israele state coi palestinesi
per i turchi state coi Curdi
è normale che pe i cowboy state coll’indiani
Alessandro Verga
Avanti Uniti. Non abbiamo paura!
Pasquale
Questo vuol dire che Contropiano sta lavorando bene e che bisogna proseguire su questa strada.
Hasta la Victoria!