Oggi migliaia e migliaia di donne sono scese in piazza con un corteo da Piazza della Repubblica contro la violenza sessista.
Il corteo diretto a Piazza San Giovanni, si è fermato per un minuto di silenzio in piazza dell’Esquilino a Roma in memoria delle donne vittime di violenza. La musica si è interrotta e in centinaia, in silenzio, si sono seduti sull’asfalto in segno di protesta contro i femminicidi.
Moltissime le giovani e giovanissime che hanno portato alla manifestazione convocata da “Non una di meno” un valore aggiunto. Ieri sera infatti si è svolta a Roma la prima assemblea delle “donne de borgata” che ha visto la partecipazione, numerosa e composita, di chi ogni giorno lotta nelle scuole, nelle università, nei quartieri popolari e nei posti di lavoro.
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne e di genere, è stato ribadito che di fronte alla violenza di questo sistema, che va dalla violenza fisica a quella delle istituzioni e di una classe dirigente di sfruttatori e sfruttatrici, “non vogliamo essere passive né piangere su noi stesse ma saremo protagoniste determinate e combattive, vittime mai”. Emblematico su questo un intervento durante il corteo.
Il progressivo peggioramento delle condizioni di vita, la crisi economica e sociale attuale, la guerra e il carovita, così come gli attacchi che il nuovo governo lascia prevedere in termini di diritti e discriminazioni, peseranno su tutte le donne e le soggettività non conformi, ma soprattutto sulle spalle delle donne delle periferie, le migranti, le precarie e le disoccupate.
L’ascesa di Giorgia Meloni, prima donna presidente nel nostro paese, così come le tante donne che oggi ricoprono ruoli di potere ci dimostra che non può esistere emancipazione femminile senza lotta contro questo sistema: non ci sentiamo rappresentate dalla nuova elite in rosa che sfrutta, opprime e reprime, esattamente come gli uomini al potere.
“Ci organizziamo per costruire un’alternativa a partire dalle donne e le ragazze delle borgate, dalle lavoratrici precarie, dalle donne delle occupazioni e dalle donne migranti. Donne che non delegano ma combattono, unite per far emergere la propria voce e le proprie necessità materiali a fianco dei movimenti femminili che da anni riempiono e animano le piazze in questo paese così come in tutto il mondo” hanno scritto in un comunicato le “donne de borgata”.
“Con questo spirito, aderiamo e rilanciamo la manifestazione nazionale indetta da piazza della Repubblica da Non una di Meno, nella quale esprimeremo in maniera determinata e rumorosa la rabbia delle donne de borgata. Vittime mai”.
Alcune foto della manifestazione
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