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Abbiamo voluto rendere omaggio, a pochi giorni dal funerale, a Elia Putzolu, partigiano di oggi, morto a 27 anni combattendo per la libertà dei popoli del Donbass contro le milizie naziste e l’esercito golpista di Kjev.

Aveva deciso di partire per lasciarsi alle spalle l’ipocrisia e le ingiustizie dell’Occidente, di lasciare Milano dove lavorava come barista come tanti della nostra generazione. E di farlo però rifiutando la rassegnazione e mettendosi al servizio della lotta dei popoli del Donbass, di mettersi in gioco dalla parte giusta della storia, quella dell’antimperialismo e dell’autodeterminazione dei popoli, la stessa che siamo chiamati a portare avanti anche qui in casa nostra contro la guerra imperialista della NATO, USA e dell’Unione Europea in Ucraina.

Dalla parte sbagliata ci sta invece l’intera classe politica oggi in parlamento, la stessa che dal 2014 ha sostenuto il golpe di Kjev e i suoi massacri, da quello della Casa dei Sindacati di Odessa allo sdoganamento e l’addestramento dei battaglioni neo-nazisti e che oggi continua a portare avanti la guerra imperialista della NATO e dell’UE, contribuendo a una gravissima escalation militare che rischia di portare l’umanità verso una terza guerra mondiale o atomica.

È con l’esempio di Elia nel cuore che continueremo a lottare con ancora più forza contro la barbarie dell’Occidente imperialista, per un mondo diverso.

Addio partigiano Elia, nelle lotte terremo vivo il tuo ricordo.

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