Il prigioniero politico Alfredo Cospito, militante anarchico, è al 71° giorno di sciopero della fame e le sue condizioni di salute stanno peggiorando severamente. Cospito è in sciopero della fame per protestare contro il regime di carcere duro 41bis disposto del tutto arbitrariamente nei suoi confronti.
Il peggioramento del quadro clinico di Cospito, che al momento è detenuto nel carcere di Sassari, è stato annunciato dal suo difensore, l’avvocato Flavio Rossi Albertini.
“Alfredo sta male, attualmente ha perso 35 kg e ha avuto un preoccupante calo di potassio che è necessario per il corretto funzionamento dei muscoli involontari a cominciare dal cuore”, ha riferito il legale di Cospito. “I medici, allarmati dal peggioramento, gli hanno somministrato degli integratori specifici”, ha poi aggiunto l’avvocato Flavio Rossi Albertini.
Alcuni giorni fa i legali di Cospito hanno presentato un ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha confermato il 41bis per l’anarchico.
Alfredo Cospito è detenuto per un attentato nel 2006 in orario notturno contro una scuola di allievi carabinieri in provincia di Cuneo, che non ha causato morti, feriti o danni gravi.
Nel luglio di quest’anno, con un accanimento giudiziario che sta suscitando polemiche crescenti, il reato è stato riformulato dal tribunale di Torino diventando “strage ai danni dello Stato” (prima era “finalità terroristiche”), il più grave del nostro ordinamento e che prevede la possibilità di ergastolo anche in assenza di vittime.
Da maggio di quest’anno, Alfredo Cospito è stato sottoposto a regime di carcere duro detto 41bis per quattro anni.
Gli anarchici hanno convocato per oggi 31 dicembre una manifestazione a Roma per chiedere la fine del 41bis e in solidarietà con Alfredo Cospito.
“Non sono solo gli anarchici a manifestare contro l’infame tortura dell’isolamento carcerario a cui è sottoposto Alfredo e come lui altre centinaia di detenuti politici e comuni. Sono migliaia le attestazioni di solidarietà con Cospito che intendono sottolineare la difesa dei diritti umani. Attestati di solidarietà che vengono da settori del movimento comunista, antagonista e democratico/progressista” scrive in un comunicato la Rete dei Comunisti.
Intellettuali, politici, artisti, lavoratori e settori popolari condannano senza mezze misure il trattamento disumano che viene applicato nelle carceri di questo Stato che pretenderebbe con le sue ottuse istituzioni di dare lezioni di difesa dei diritti umani, di non violenza e di democrazia ad altri Paesi.
“Come studenti e giovani lavoratori precari solidarizziamo e mostriamo complicità con Alfredo e con tutti i detenuti che lo seguono nella lotta contro il 41-bis” – scrive l’organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta – “La lotta di Alfredo, che si configura attraverso uno sciopero della fame che dura dal 19 ottobre, è una lotta che nasce per distruggere il meccanismo di violazione di ogni forma di diritto umano cui vengono sottoposti i detenuti politici in regime di carcere duro con lo scopo di prevenire in maniera esemplare atti di dissenso.
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Andrea Vannini
COMPAGNI LIBERI. STATO ASSASSINO E CRIMINALE.
Giovanni
Il lercio sistema eversivo che da 50 anni detta legge negli apparati di regime, ha sempre mostrificato il dissenso. Attiviamo una capillare contro informazione sulla fetida condizione antidemocratica del sistema giudiziario, che perseguita i deboli e omaggia i forti. In nome di Alfredo e di tanti altri compagni perseguitati.
Muoversi, prima che sia troppo tardi.