Speriamo che la Germania regga alle pressioni isteriche di Zelensky e di tutti i guerrafondai che le chiedono di mandare i carri armati Leopard in Ucraina, per fare così un altro passo verso la terza guerra mondiale.
È allucinante la campagna di queste ore per schierare i panzer contro la Russia, campagna che dietro la solidarietà lacrimosa verso il popolo ucraino nasconde i più feroci propositi bellicisti.
Prima erano armi di difesa, poi sono stati i missili, ora i carri d’assalto per riconquistare la Crimea. E per arrivare a Mosca che armi ci vogliono? Quando Zelensky e i nazisti del battaglione Azov chiederanno le armi nucleari gliele daremo, sotto la spinta di telegiornali e corrispondenti di guerra embedded?
Ecco perché l’invio delle armi in Ucraina era sbagliato fin dall’inizio. Perché è servito solo ad alimentare la guerra e a farla crescere, a rendere sempre più lontane le trattative di pace e sempre più vicino il conflitto totale. Armi sempre più letali che diventano insufficienti e che richiedono armi ancora più letali.
Tutto l’Occidente è oramai in preda al delirio della vittoria militare contro la Russia come unica soluzione e questo delirio è come una frana che spinge verso il baratro.
Io non so se alla fine la Germania cederà alle pressioni americane e alla propaganda Ucraina, magari succederà come è successo finora. Ma noi non possiamo rassegnarci a che questi pazzi guerrafondai ci portino alla fine del mondo.
Riprendiamo a mobilitarci contro le armi e la guerra come ci chiedono i portuali di Genova. E mandiamo al diavolo i fanatici dei Leopard.
P.S. Come sempre, mentre nella NATO si discute delle nostre vite, i politicanti italiani di governo e finta opposizione, da Meloni a Crosetto a Letta, mostrano tutta la loro servile inutilità.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Sergio
d’accordo su tutto. aggiungo solo la notizia che stoltenberg ha parlato, stavolta in modo aperto, ufficiale dell’ingresso dell’Ucraina nella nato.
mario
Ma davvero la Germania vuole suicidarsi in maniera così plateale per l’Ucraina, senza nemmeno provare un sussulto di dignità? Prima gli fanno saltare il North Stream 2, poi la vorrebbero obbligare a dare i carri armati ai “talebani” d’Europa guidati da un’oscena marionetta come Zelensky…
In tutto questo Olaf Scholz sembra un perfetto imbecille completamente imbambolato;, alla Baerbock invece devono aver promesso chissà che cosa (seguiamola per favore la carriera di questa fanatica atlantista, sedicente verde, perché non mi stupirei di vederla tra qualche anno in qualche posizione di prestigio a livello internazionale)!
Agnieszka Rozycka
La forza del caos che alimentano, manipolazione dell’opinione del popolo, cinismo dei Grandi , UE, USA, NATO che si nascondo dietro la propaganda del buonismo e la difesa del popolo ucraino . Tutti se ne fregano cosa vuole umanità. Pandemia, guerre …ma come li piace!!!! Tutto questo solo per smaltire quelle armi intelligenti!!! Hanno pure il coraggio di ricordare il dramma della seconda guerra mondiale, mentre continuano lo spargimento del sangue con la scusa di aiutare a quel guerrafondaio di Zelensky. A nessuno importa una mazza della PACE.
Salvatore
Le manovre esasperate della Nato e del perpetuo sovrano dell’Europa, capitan America, hanno irritato sempre più lo Zar di San Pietroburgo, rendendolo diffidente, fino alla più totale paranoia, mescolata anche alla sua isterica bramosia di ripresa di tutto ciò che faceva parte dell’impero sovietico di un tempo. Nessuno dei nostri presunti capi di stato ha dimostrato di possedere una benché minima dose di lungimiranza , nel capire dove tutto ciò cio’ ci avrebbe portato. Adesso si sente sempre più, con esasperante e noiosa convinzione, che la Russia può essere sconfitta, anzi che la Russia verrà sicuramente sconfitta. Già si inneggiano tavoli di prossima pace a seguito della cacciata dell’invasore dal suolo ucrainoamericano. Nessuno prende in considerazione seriamente un numero……6000. 6000 è l’accumulo, dichiarato, delle testate nucleari in possesso dei nostri oramai ex amici della Piazza Rossa.