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Torino. Vigilante punta la pistola contro manifestanti pacifisti

C’è molta gente fuori di testa, tra chi veste una divisa. Sarà il clima di guerra, sarà l’ideologia fascistoide che da sempre accompagna i patiti del genere, ma si moltiplicano gli episodi che confermano questo impazzimento diffuso tra chi gira oltretutto armato “per lavoro”.

A Torino, nel corso dell’occupazione simbolica dell’androne della sede Rai da parte degli attivisti di Extinction Rebellion, uno dei vigilantes privati di guardia all’ingresso ha trovato la sua occasione per una pessima imitazione dei “giustizieri” d’Oltreoceano.

In un video reso pubblico dagli ambientalisti stessi, si vedono alcuni ragazzi tentare di introdursi nell’edificio, tra cui uno con la schiena contro un divisorio del passaggio, bloccato lì da uno degli addetti alla sicurezza, che estrae la pistola mentre gli intima: «Tu devi stare fermo».

Vale la pena ricordare che i vigilantes privati non hanno alcun potere di fermo o di arresto nei confronti di qualsiasi cittadino, a meno che non si stia chiaramente consumando un atto di violenza grave nei confronti  del “bene” (immobile o altro) affidato alla loro custodia.

Pertanto l’atto di estrarre la pistola, puntarla contro qualcuno, procedere all’aggressione fisica di un pacifico manifestante si configura come un reato grave. Che in un paese normale dovrebbe portare al suo arresto e al licenziamento, per chiara incapacità di valutare le situazioni. Cosa che un ad uomo armato non si può consentire.

Nella loro ingenuità politica, gli attivisti hanno – sì – pubblicato la foto dell’aggressione, ma hanno signorilmente oscurato il volto di quel forsennato (vicini di casa e familiari dei suoi eventuali figli avrebbe invece potuto essere messi sull’avviso) e garantito che non procederanno alla sua denuncia.

Un errore, per quanto ancora rimediabile. Il prossimo vigilante potrebbe sentirsi autorizzato a far peggio…

Qui di seguito la nota diramata da Extinction Rebellion Italia.

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Negli ultimi mesi molte contestazioni pacifiche in Italia, incluse quelle di Extinction Rebellion, sono state dipinte come violente e pericolose.

Questo clima teso e conflittuale si è manifestato in vari modi, uno di questi è capitato ieri mattina: tre gruppi di attiviste di Extinction Rebellion hanno occupato le sedi delle principali aziende mediatiche di Torino.

Quella che era un’azione assolutamente non violenta ha però incontrato momenti di tensione: una guardia giurata della Rai ha atterrato e minacciato con una pistola uno degli attivisti coinvolti, che è successivamente rimasto immobile, in silenzio e con le mani alzate per diversi minuti.

Nonostante l’illegittimità del gesto non ci sarà una denuncia. Proprio perché si riconosce come sia prettamente legato a un contesto di criminalizzazione del dissenso.

La tensione che si sta creando nella nostra società va risolta in maniera pacifica costruendo il cambiamento di cui abbiamo disperato bisogno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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