Menu

Santoro lancia la lista “Assemblea!” per le elezioni europee

Michele Santoro dall’incontro al teatro Ghione di Roma, ha lanciato la sua lista dal nome “Assemblea!” per le prossime elezioni europee.

La lista intende presentarsi alle elezioni europee con l’obiettivo di “far uscire l’Italia dalla guerra”. La proposta è stata approvata all’unanimità dai partecipanti riuniti al teatro Ghione, e da quelli collegati da remoto. “Uscire dalla guerra è una parola d’ordine politica, che parla anche al Pd e al M5s, ponendo il tema di una possibile maggioranza politica per l’uscita non dalla Nato ma dalla guerra” ha detto Michele Santoro “Cosa possono fare il Pd, Sinistra italiana, il M5s? Non parleranno della guerra, sono imbarazzati”.

“Adesso comincia il lavoro per costruire il programma, ma soprattutto incomincia l’organizzazione per raccogliere le firme, perché non presenteremo la lista se non ci sarà una partecipazione dal basso. Quindi è fondamentale raccogliere le 150mila firme per presentare una lista alle europee, per un partito nascente come il nostro è una sfida molto ardua, ma che ribadisce l’autonomia di quello che stiamo facendo”

Per Santoro, la logica è quella dell'”effetto scatenante di una lista che si va a riprendere la sua rappresentanza su questi partiti che sono morti in Italia e che non potranno far niente se non c’è qualcuno al loro esterno che rivitalizza la situazione”.  Su questa linea si sono detti d’accordo Raniero Da Valle, Luigi De Magistris e Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista.

Rispondendo a chi ha chiesto di evitare di introdurre una nuova frammentazione a sinistra, Santoro ha affermato che “siamo in piena crisi della democrazia, la maggioranza degli aventi diritto non va a votare, siamo già frammentati, non è un frammento ma un disastro. Se si aggiunge un soggetto non perché c’è un pazzo ma perché ci sono buone ragioni per farlo, se siamo in grado di suscitare nel paese un movimento partecipativo, allora ci misureremo, andremo a prenderci quel che ci è stato tolto”. “Chi dice che non siamo d’accordo su tutto, giusto, non dobbiamo sciogliere nessun partito”, “non voglio sapere cosa ci divide, vi sfido a trovare quello che ci unisce e quello che ci unisce veramente è l’uscita dalla guerra”. 

Il fronte della pace, quindi, potrebbe avanzare molto grazie al fatto che “si apre una competizione virtuosa, e anche amichevole, perché noi non vogliamo essere ostili né con Conte, né con Schlein e tantomeno con Fratoianni, che anzi ci auguriamo venga con noi”, ha concluso Santoro.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa
Argomenti:

14 Commenti


  • Tonino

    L’errore di queste formazioni politiche di sinistra è sempre lo stesso: cominciano a formarsi all’immediata vigilia di un appuntamento elettorale, senza prima costruire un vero radicamento sociale e culturale nel Paese. In questo modo sarà difficile andare oltre le solite percentuali da prefisso telefonico, anche perché il nemico ha mezzi mediatici molto più potenti. Per esempio, la macchina del fango di Repubblica si è già messa in moto, con il viscido Cappellini che ormai dedica le sue attenzioni a Santoro un giorno sì e l’altro pure.


  • Myriam Clemente

    voglio partecipare


  • Carlo

    C’è già Unione Popolare che senso ha fare un altro partitino? perché anziché partire con l’idea di unirsi si è presa questa iniziativa? unirsi per la pace facendo una lista con tutti i simboli non poteva essere l’occasione di aumentare le forze antagoniste? qui invece si fa una nuova lista e si chiede di entrarci. Qui al mattino uno si sveglia e gli viene la fregola di farsi il suo partito, troppi personalismi, troppi protagonismi. con il rischio concretissimo che Santoro dopo il probabile flop alle Europee, che se va bene prenderà il 2%, si ritiri creando l’ennesima delusione nel popolo della sinistra antagonista.


  • Roberto

    La dichiarazione riportata nell’ ultimo periodo dell’articolo è emblematica di queste formazioni. Non sono “ostili” a nessuno, non hanno nemici, siamo tutti fratelli, miliardari filonato, vendipatria, sionisti, ammiratori di Biden, della Van der Leyen e del suo amico Bourla, precari e disoccupati senza r.c…. tutti insieme, contro la guerra, che nasce così, all’improvviso, come un tornado; senza cause umane, senza chi le fomenta, senza chi le finanzia. Senza fare nomi e cognomi, senza identificare nemici.E assisteremo alla patetica adesione della sinistra “alternativa”, che non ha ancora imparato la lezione dopo i fallimenti a catena.


  • Emilia Cappelli

    Io apprezzo molto la proposta di presentare una lista pacifista e penso che avrebbe il sostegno di molte persone che non condividono le scelte obbligate di sudditanza Nato, anche e soprattutto, dei partiti tradizionali di sinistra ( PD e 5 stelle..). Importante sarebbe coordinarsi con movimenti analoghi nei restanti paesi EU..


  • alberto+gabriele

    Io invece sono ottimista. Questa operazione politica ha pienamente senso e mi sembra finora condotta in modo intelligente da Santoro e dai suoi collaboratori. Spero che Rifondazione (partito che non ho mai particolarmente apprezzato) continui a sostenerlo in modo ragionevole, come mi pare (con mia sorpresa , devo dire) stia facendo finora. E spero che partecipi nel suo piccolo e con un basso profilo anche il PCI, mettendo da parte per una volta la fetistica ossessione del simbolo, Mi ha colpito oggi mia madre (91 anni) che non e’ mai stata di sinistra ma e’ molto contraria alla guerra, dice che probabilmente questa lista la voterebbe anche lei.


  • Fabio Panella

    non solo no armi, ma di quale Europa si parla? quella i cui stati sono sottomessi alla politica economica e militare degli Usa? dove si affossano e ricattano stati riducendoli alla sottomissione e svendita totale?
    negli stessi stati si riduce alla sofferenza le popolazioni e si riduce ogni politica sociale, dalla sanità pubblica alla scuola a ridurre in povertà interi settori di popolazione.
    per essere credibili oggi c’è bisogno di scendere in piazza con manifestazioni permanenti e non di solo proclami dal pulpito di un teatro.


  • Ferrante Francesco

    Già aver chiamato la Lista “Assemblea” presuppone l’intendimento di volere operare con tutti i partiti e le persone che vogliono La PACE. Io ho presente il grande risultato del PCI nelle elezioni politiche del 1976 con la presenza nelle Liste di personalità quali Raniero LA Valle ed Altero Spinelli presenti come indipendenti.Considerando che necessita superare lo sbarramento del4% alle Europee, cosa giusta sarebbe la partecipazione di Unione Popolare e la Sinistra di Fratoianni, con la presenza dei Verdi. Ma la grande occasione si presenta per l’elettorato che si è astenuto scettico verso i Partiti tradizionali ed in maniera significativa provenienti dalla Sinistra. Quindi, considerando che Michele Santoro , non oggi, ma dall’ inizio della guerra ha sempre con fervore evidenziato i danni che essa comporta agli europei, sudditi degli USA e per le obiettive valutazioni che sostiene anche il Papa per la ricerca della pace, io mi prefiggono di sostenere questa iniziativa..


  • Domenico Giubilaro

    Mi piacerebbe aderire al movimento


  • Maurizio

    fuori dalla nato senza se e senza ma,solo così si evita la guerra,il resto solo chiacchiere


  • Sergio

    d’accordo facciamo come dite voi, al cessò la lista di santoro…invece,poi noi, cosa facciamo ?


    • Redazione Roma

      ?? Da cosa deduce che la lista Santoro vada buttata nel cesso? Intanto sulla guerra ci sono già delle mobilitazioni in programma, segnatele: il 21 ottobre a Pisa, il 4 novembre a Roma. Il 31 dicembre scade il decreto sull’invio delle armi italiane in Ucraina, vogliamo guastargli la festa o no?


  • Norma Bertullacelli

    I pacifisti e le pacifiste dell’ora in silenzio per la pace di Genova http://www.orainsilenzioperlapace.org sono interessati/e al percorso indicato, ed aderiscono alla prossima assemblea.


  • Filippo Ronchi

    E così 3 o 4 persone, in incontri riservati iniziati fin da marzo-aprile, hanno deciso che alle prossime elezioni del 2024, europee con regionali e comunali incluse, ci si deve presentare con un altro simbolo, un’altra denominazione, un altro testimonial nel disperato tentativo di conquistare 2 o 3 seggi a Strasburgo. E vogliono trascinare in questa ennesima avventura militanti e attivisti che in Unione Popolare avevano creduto veramente.
    Non sono bastati tutti i fallimenti precedenti di cui quelle tre o quattro persone sono state protagoniste dal 2008 (La Sinistra L’Arcobaleno, Lista Ingroia, L’Altra Europa con Tsipras, Potere al Popolo, La Sinistra) a oggi e che non sto qua a riepilogare. No, non sono bastati. Come diceva Gramsci: “La Storia insegna ma non ha scolari”, purtroppo. Non impariamo niente e dimentichiamo sempre tutto.
    Adesso che si stava tentando di consolidare l’esperienza di Unione Popolare, per intraprendere un percorso lungo, difficile (si era parlato di “traversata del deserto”) ma coerente e logico, vai con Santoro, mentre Unione Popolare dovrebbe restare come specchietto per le allodole per attirare qualche indipendente a fare non si sa bene cosa e a che titolo.
    Dal 2008 è sicuramente il punto più basso toccato nell’ area della Sinistra antagonista.
    Una ex-star dei talk-show televisivi sul viale del tramonto disponibile a ogni giravolta (gli anni a Mediaset ce li siamo scordati?), che vuole tornare ad essere protagonista come ai bei tempi, detta pubblicamente le condizioni: tutti nella sua lista, senza neppure un richiamo alla propria formazione di appartenenza nel simbolo, accettando il “programma” redatto da lui e dai propri fan e nessun “tavolino di trattativa”- sempre sua la definizione- con chicchessia per trattare e mediare su alcunché …Un listone che non sarà, come dichiarato da Santoro in persona, “né di destra né di sinistra”, basta che chi aderisce sia per la pace, quindi teoricamente potrebbe confluire anche Gianni Alemanno convinto sostenitore della pace in questa fase della sua esistenza.
    Santoro lo dice pubblicamente e pubblicamente lo fa. Nel giro di 72 ore dopo l’assemblea del Ghione del 30 settembre, sono stati stabiliti sulla sua piattaforma online a pagamento denominazione e programma della lista. Manca solo il simbolo.
    O si accetta tutto il pacchetto o non se ne fa niente. Prendere o lasciare. Se si prende, si ottengono posti in lista. Altrimenti arrivederci e tanti saluti. Più chiaro di così? È tutto molto semplice.
    Quanto cinismo, quanta spregiudicatezza in questo modo di fare politica, che non esita a strumentalizzare perfino il tema della pace e delle vittime della guerra pur di consentire a qualcuno di tornare in qualche modo alla ribalta, facendo sprofondare tutto in un’orgia di retorica, di “visioni geopolitiche” e di rappresentazioni teatrali in giro per l’ Italia, con la benevola compiacenza del mainstream e del Sistema, che trova la maniera di crearsi un’ opposizione di Sua Maestà e in questo senso Santoro e Cacciari, che probabilmente sarà della partita, sono una garanzia.
    Per il resto tutto già visto e rivisto: il manifesto d’esordio accorato sull’imminente pericolo della fine del mondo, le firme della intellighenzia progressista, Milly Moratti inclusa, vip vari dello spettacolo, le adunate nei teatri, la riesumazione del vecchio saggio, nella fattispecie Raniero La Valle nel secolo scorso noto esponente del cattocomunismo.
    Quanto ai voti, ho provato a fare due calcoli prendendo come parametro di confronto il risultato ottenuto dalla lista “L’Altra Europa con Tsipras” che effettivamente nel 2014 riuscì a superare lo sbarramento del 4% grazie anche all’alta percentuale di astensionismo, già allora superiore al 40%, ed al fatto che all’ epoca era l’unica lista della Sinistra di alternativa presente. Ebbene, per ottenere il quorum Santoro da solo dovrebbe essere così “attrattivo” da calamitare 600.000 voti oltre ai 430.000 già ottenuti da UP nelle politiche del 2022, partendo dal presupposto che UP li mantenga tutti integralmente. E ciò in presenza quasi sicuramente anche della lista di Alleanza Verdi Sinistra. Non so su che cosa si basino queste certezze. Infatti la base elettorale di Santoro già abbiamo avuto modo di conoscerla: alcuni settori di borghesia benestante progressista, quella per intenderci che trascorre le vacanze eleganti a Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta, dove non a caso Santoro ha esordito con la prima uscita al Caffè La Versiliana a fine agosto, prima di radunarla di nuovo al Teatro Ghione di Roma.
    E nel 2027, alle prossime politiche, verso chi si rivolgeranno le attenzioni per avere nuovi testimonial per il “nuovo progetto” che sicuramente vedrà la luce?
    Ormai siamo alla degenerazione patologica, al consumismo della politica nell’area della Sinistra antagonista.
    Non c’è più un ragionamento, ma un delirio da logica di mercato, per cui se un prodotto nell’arco di un anno non sfonda, lo si sostituisce con un altro per attirare i clienti.
    Bisogna fermare questa decadenza.
    Troviamo insieme il modo per evitarla, ci sono ancora alcuni mesi di tempo.
    La soluzione non ce l’ha nessuno ovviamente, ma dobbiamo individuare un’alternativa all’ ennesimo disastro annunciato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *