Per domani, 19 dicembre, è in programma al Copasir l’audizione del ministro della Difesa, Guido Crosetto per il rinnovo dell’invio di aiuti militari italiani all’Ucraina. Il governo sta cercando di evitare un dibattito ed una votazione parlamentare sul decreto che autorizza l’invio di armamenti a Kiev. Una soluzione “tecnica” che aggiri il Parlamento toglierebbe dall’imbarazzo sia il governo che l’opposizione evitando di dover votare pubblicamente se rinnovare o meno il decreto su una materia fortemente osteggiata dall’opinione pubblica sul coinvolgimento italiano nella guerra in Ucraina.
I contenuti dell’ottavo decreto interministeriale, l’ultimo del 2023 – con l’elenco degli armamenti – sarà illustrato, dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’audizione al Copasir fissata per martedì. Per eventuali successivi invii nel 2024 servirà approvare un nuovo decreto legge che proroghi l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, in scadenza alla prossima fine anno.
La lista dei materiali che sarà illustrata al Copasir è top secret come nelle altre precedenti occasioni: nell’elenco potrebbero trovare spazio anche sistemi contraerei (insieme al Francia è stato già inviato il sistema antimissile Samp-T) e antidrone. Ufficialmente l’Italia ha inviato aiuti militari all’Ucraina per 700 milioni di euro.
Per chiedere che l’invio di armamenti italiani nella guerra in Ucraina venga invece sospeso, una coalizione di forze politiche e sociali e il Comitato “Angelo Baracca” hanno convocato proprio per martedi 19 dicembre una manifestazione alle ore 17.30 al Pantheon, nei pressi della sede del Copasir.
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