Che ai bordi di una guerra si finisca per venirne risucchiati, è così ovvio che non serve neanche spiegarlo ancora. Ma è molto peggio quando una classe politica fatta di servi che si credono furbi si mette a brigare per ricavarne qualche sbrigativo vantaggio personale. Se poi il sistema dell’informazione si trasforma in megafono della propaganda bellica, la frittata è pronta.
Ci sono tutti questi ingredienti, e molti altri, nella triangolazione Zelenskij-Meloni-Corriere della Sera che sembra avere come scopo dichiarato quello di “silenziare i filo-putiniani in Italia”. Viene voglia di non fare la solita premessa – “Putin, scelto da Eltsin, è stato uno dei distruttori di quel poco o tanto di socialismo che c’era nell’Urss prima del crollo”, dunque…” – ma purtroppo resta sempre necessaria.
Partiamo da un caso quasi unico di “giornalismo da trincea”, quello di Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, che ha colto l’occasione di fare una domanda a Zelenskyj per lamentarsi del fatto che in Italia ci sono “troppe persone pro-Putin” e un gruppo di media italiani pagato dalla Russia.
Al Corriere considerano rilevanti solo i media simili a sé, dunque probabilmente stava parlando de IlFattoQuotidiano, che non solo ospita gente come Alessandro Orsini, ma quasi ogni giorno sbertuccia i “guerrieri di redazione” che cercano di spingere il paese al fronte (tanto poi ci andrà qualcun altro).
Ma quel che è accaduto subito dopo riguarda ovviamente tutta l’opposizione sociale e politica alla guerra e all’invio di armi a Kiev.
Zelenskij, infatti, è stato ben felice di sfruttare l’assist per suggerire la “soluzione finale” di questo problema che tanto assilla lui, la Nato, Cremonesi e il Corriere.
«La premier Giorgia Meloni senza dubbio sostiene l’Ucraina, l’ho appena incontrata in veste di presidente del G7 e abbiamo anche firmato l’accordo di cooperazione bilaterale. Le siamo immensamente grati. Sappiamo però che in Italia ci sono tanti filo-putiniani e in Europa anche. Stiamo preparando una loro lista, non solo riguardo all’Italia, da presentare alla Commissione europea.
Riuscirete a zittirli? Riuscirete a fare capire alle vostre opinioni pubbliche che la Russia non è solo una minaccia per l’Ucraina, ma per tutti voi? Le società europee sono pronte a questa sfida? Vedo che non lo siete ancora, voi italiani i tedeschi e gli altri».
La “sfida” è insomma quella di “zittire” qualsiasi opposizione alla guerra – come per Netanyahu sono “filo-Hamas” tutte le posizioni critiche della sua follia criminale – in barba alla pretesa “difesa dei valori democratici” che accomunerebbe la sua Ucraina e tutto l’Occidente neoliberista.
Va ricordato, en passant, che a Kiev sono stati posti fuorilegge ben dodici partiti, molto diversi tra loro (dagli islamici ai comunisti).
In concreto Zelensky suggerisce la chiusura dei “media ribelli”, il congelamento dei conti bancari di redattori e giornalisti schedati come “PPE” – persona politicamente esposta – e nei casi più gravi il processo per alto tradimento.
Non male per un “sincero democratico”, no? Praticamente andremmo tutti a far compagnia a Julian Assange…
Il problema vero è che nel corso dell’incontro tra questo triste attore comico prestato alla tragedia e Giorgia Meloni è stato siglato un “accordo” di cui non si conosce il contenuto.
Come per ogni “segreto”, sia pur temporaneo, è legittimo sospettare di tutto. Specie in tempi di guerra e specie quando da entrambi i contraenti il rispetto per la “democrazia” è più un paravento verbale che non un sistema di valori.
Il titolo del Corriere peraltro non lascia spazio ai dubbi: “Da voi molti fan di Putin, stiamo preparando una lista”.
Poi Meloni cosa farà? La passa a Piantedosi perché cominci ad operare nel senso indicato da un – purtroppo – capo di stato straniero? E’ questa la “difesa della nazione” che i presunti “sovranisti de noantri” sanno mettere in campo?
Oppure chiuderà un occhio sui movimenti dei killer dello Sbu (il servizio segreto ucraino, autore di attentati ed omicidi mirati, fin qui soprattutto nel Donbass e in Russia) che prenderanno di mira giornalisti italiani ed europei sgraditi, nonché semplici cittadini “critici” di questo paese?
Vi sembrano domande eccessivamente enfatiche? Giusto un po’. Quel che serve a far capire dove sta portando un andazzo bellicista che con “la democrazia” c’è entra una cippa…
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Tiberio
Il Cremonesi è quello che dopo il primo bombardamento dell’ospedale al-Ahli di Gaza aveva visto sì e no 4-5 vittime.
matteo
Il nazistello cocainomane voleva effettuare una pulizia etnica o magari direttamente un genocidio in Donbass e Crimea, che essendo zone abitate da russi sarebbero state ingovernabili per Kiev senza prima uccidere un numero enorme di russi (cosa che infatti stavano facendo dal 2014). Vi ricordate: “l’Ucraina sarà una nuova Israele”? Gli è andata male, perché il suo regime di corrotti e fascisti le ha prese di brutto dall’esercito russo sul campo. Mai stato un sostenitore di Putin (per ovvi motivi) ma diamo a Cesare quel che è di Cesare. Con buona pace del Corriere della serva e degli imbrattacarte di regime.
iskratov
Zelenski è un pupazzo dell’intelligence, ovvero della NATO, ca va sans dire…
”ll New York Times ha rivelato ieri che la CIA ha costruito “12 basi di spionaggio segrete” in Ucraina, conducendo una guerra ombra contro la Russia negli ultimi dieci anni.
Dopo che un violento colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti rovesciò il governo democraticamente eletto dell’Ucraina, il direttore della CIA John Brennan visitò Kiev nell’aprile 2014.
Poco dopo, il nuovo governo ucraino ha lanciato una “operazione antiterrorismo” contro i cittadini di lingua russa nell’Ucraina orientale.
Per otto anni, prima dell’invasione russa del 2022, il governo ucraino, con l’aiuto della CIA, ha bombardato incessantemente l’Ucraina orientale.
Milioni di civili innocenti sono rimasti coinvolti nel fuoco incrociato di una partita a scacchi geopolitica tra Russia e Stati Uniti.
Questa è una parte della storia spesso ignorata dalla stampa occidentale.”
https://twitter.com/KanekoaTheGreat/status/1762199551031787734
NYT: CIA Built 12 Secret Spy Bases In Ukraine, Waged Shadow War Against Russian Since 2014
Ta
Quella tra Cremonesi e Zelenskij è una vera e propria storia d’amore… Ricordo ancora con ribrezzo una sua intervista-servizietto con il ducetto di Kiev mandata in onda da Radio Popolare, l’ex-«storica-emittente-della-sinistra-milanese» dove Cremonesi fa spesso capolino per spiegarci che gli eroici fantaccini ucraini avrebbero la vittoria in tasca, se soltanto noi ci sbrigassimo un po’ a mandargli altre armi…
Sergio
in Italia, e altrove, c’è un vasto movimento popolare contro la guerra, a partire da ucraina e Palestina, ma per loro ci sono putinisti e adoratori di hamas…che continuino pure così…
Emiliano
però scusate…ma forse siamo stati abituati a troppe illusioni ma è lo scontro tra poteri a livello globale come sempre nella storia umana….non c’è un buono al potere…dai su… l’unica scelta è non combattere per nessuno. nessuno. invece vedo bandiere….russe ucraine israeliane palestinesi….in mano a gente lontanissima da quei popoli…senza eserciti nessun potere fa più nulla…e per eserciti intendo anche chi si scanna prendendo posizioni quando l’unica posizione è quella contro la guerra
Antonio Dori
Ciao Emiliano. Non è che sei stato abituato a troppe illusioni?
salvatore drgo
certamente che questa guera non si combate fra Russia ed Ucraina. Ma fra poteri globali. Ma in questo “globo” ci viviamo noi e per questo non possiamo esserre indifferenti, non possiamo chiamarci fuori. Dobbiamo avere il coraggio di schierararci da una o dall’altra parte: Io che non smi sento un “putiniano” non ho difficoltà a dirmi filo-russo contro il nazi-fascismo imperante a Kiew e per questo mi schiererò sempre contro l’invio di armi al regimje nazifascista di Ucraina. Allo stesso modo come lo farò conro l’nvio di armi allo stato sionista di Israele ed in questo caso sosterrò tutte l campagne che sono state messe in atto e si metteranno perchè questo stato canaglia venga messo al bando dlla cosidetta comunità internazionale, Verrò additato per questo come filoputiniano e proHamas? Pazienza. Me ne farò una ragione, ma so che il mio ragionamento confligge con l’idea totalitaria dell’imprialismo e tanto mi basta.
Mario Barbieri
che Lorenzo Cremonesi sia un “giornalista da trincea” evidentemente si desume dal fatto che si mostra spesso con l’elmetto, è un velinaro come tanti altri solo con modalità diverse
Pina M.
Concordo pienamente con Salvatore.
Redazione Roma
Una intervista e un video del Corriere della Sera riportano le dichiarazioni di Zelenski. Se ritieni che queste siano state manipolate scrivi al Corriere della Sera non a Contropiano
Antonio
mi compiaccio per questo e vari altri vostri articoli.